sabato 24 novembre 2012

sputtaniamo Bruno Tabacci da DC a Marxista


Sputtaniamo - Bruno Tabacci -

 


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Bruno Tabacci

Presidente della Regione Lombardia
Durata mandato
17 luglio 1987
31 gennaio 1989
Predecessore
Giuseppe Guzzetti
Successore
Giuseppe Giovenzana

Dati generali
Partito politico
Alleanza per l'Italia precedentemente: Democrazia Cristiana


on. Bruno Tabacci

Parlamento italiano
Camera dei deputati
Luogo nascita
Quistello
Data nascita
27 agosto 1946
Titolo di studio
laurea in economia e commercio
Professione
libero professionista
Partito
DC, CCD, UDC, MFCP, ApI
Legislatura
XI, XIV, XV, XVI
Gruppo
Unione di Centro, Gruppo Misto
Coalizione
Casa delle Libertà (XIV, XV Legislatura), Unione di Centro
Circoscrizione Mantova-Cremona (XI Legislatura), Lombardia 3 (XIV), Lombardia 1 (XV,XVI)
Incarichi parlamentari


V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione) - Vicepresidente
Pagina istituzionale

Bruno Tabacci (Quistello, 27 agosto 1946) è un politico italiano.


Carriera politica

Tabacci si è laureato in anni o all'Università di Parma, ed ha quindi lavorato come consulente libero professionista in materia economico-finanziaria.

Nella prima metà degli comunale per la Democrazia Cristiana in alcuni comuni del Mantovano, tra cui il capoluogo (1980-83).ttanta ha diretto l'ufficio studi del Ministero dell'Industria con Giovanni Marcora e, in seguito, la segreteria tecnica del Ministero del Tesoro con Giovanni Goria.[

Dal 1970 al 1985 è stato consigliere

Consigliere regionale DC (1985-1991) e presidente della Regione Lombardia (1987-1989)


Dal 1985 al 1991 è stato consigliere regionale della Lombardia e poi presidente della Regione Lombardia nel periodo 1987-1989.

In questa veste ha affrontato la grave emergenza dell'alluvione in Valtellina (luglio-settembre 1987).Secondo Giorgio dell'Arti, Tabacci «nell’87 divenne presidente della Regione per volere di Ciriaco De Mita»

Nel 1988 è stato presidente della Comunità di lavoro Alpe Adria, associazione di regioni dell'area alpina ed adriatica, un'esperienza di collaborazione internazionale con importanti aree dell'est europeo, prima della caduta del muro di Berlino.

Dal 1990 è stato presidente del gruppo consiliare DC e poi vicepresidente del Consiglio regionale.

Deputato DC (1992-1994)


Nel 1991 è stato presidente del Comitato per la ristrutturazione del settore zootecnico presso il Ministero dell’Agricoltura. Nella XI legislatura (1992-1994) è stato eletto nella circoscrizione Mantova-Cremona deputato al Parlamento italiano per la Democrazia Cristiana; componente della Commissione Bilancio e relatore della Legge finanziaria 1994 predisposta dal Governo Ciampi.

Carriera da funzionario statale (1994-2001)


È stato consigliere d’amministrazione di ENI, SNAM, Efibanca.

Nel periodo 1999-2000 è stato presidente dell'Autostrada A15 Cisa.

Dal gennaio 2000 è copresidente della Fondazione del premio letterario Bancarella di Pontremoli.

Deputato UDC (2001-2008)


Nel 2001 è stato rieletto deputato nella XIV legislatura per la Casa delle Libertà nel collegio 9, di Lombardia 3 (Castiglione delle Stiviere). Ha aderito al gruppo UDC (CCD-CDU). È stato eletto nel giugno 2001 Presidente della X Commissione Parlamentare, Attività produttive, commercio e turismo, dove ha presentato numerosi disegni di legge concernenti la riforma delle autorità di garanzia, regolazione e vigilanza, nonché il settore dell'energia e la materia dell'immigrazione.

L'11 dicembre 2001 è stato nominato Coordinatore del Comitato per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche (VAST), con decreto del Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Nell'agosto 2002 è stato nominato Presidente della Commissione di cooperazione italo
messicana. A seguito delle elezioni politiche del 2006, Tabacci viene rieletto alla Camera dei deputati, nella Circoscrizione III Lombardia 1. È membro della commissione parlamentare Bilancio, tesoro e programmazione.

Alle elezioni amministrative del 2006, Tabacci si candida al Consiglio comunale di Milano, ma non viene eletto. Bruno Tabacci, dalla fondazione dell'UDC, è stato il componente più vicino al segretario Marco Follini. Lo ha seguito in molte scelte individuali, anche quelle non in linea con il partito, non condividendone però l'uscita dal partito nel 2006. Successivamente, si è fatto portavoce di istanze più autonome rispetto alla partecipazione dell'UDC alla coalizione di centrodestra, la Casa delle Libertà, condividendo il mandato del III Congresso del partito (2007) di perseguire iniziative autonome nell'opposizione al Governo Prodi II. Rappresenta, perciò, uno degli esponenti dell'ala "sinistra" dell'UDC.

Deputato UdC (2008) e ApI (2009)


Il 30 gennaio 2008, insieme a Mario Baccini, lascia l'UDC, accusando il leader Casini e il segretario Lorenzo Cesa di aver cambiato la linea del partito senza aver indetto un nuovo congresso. Casini avrebbe inoltre appiattito le proprie posizioni su quelle di Silvio Berlusconi e della Casa delle Libertà, in occasione della caduta del Governo Prodi II e del conferimento di un mandato esplorativo a Franco Marini. Tabacci si era detto disponibile ad un governo "di scopo", finalizzato alla riforma elettorale, guidato da Marini. Nella stessa data crea con Mario Baccini e Savino Pezzotta il movimento politico Rosa per l'Italia (anche noto come Rosa Bianca), candidandosi come premier per le elezioni del 13/14 aprile 2008.

Successivamente tra Rosa Bianca e UDC viene raggiunto un accordo e i due partiti decidono di partecipare insieme alle elezioni politiche del 2008, con uno schieramento denominato Unione di Centro (UdC). Alle elezioni politiche del 2008, Bruno Tabacci è stato eletto alla Camera dei deputati come capolista del collegio Lombardia 1, dove l'Unione di Centro ha ottenuto 86.494 voti (pari al 3,5% del totale dei voti del collegio).

Il 9 novembre 2009 Tabacci lascia l'UDC per confluire nel gruppo misto assieme a Francesco Rutelli e Gianni Vernetti del PD. L'11 novembre 2009 aderisce a Alleanza per l'Italia. Ricopre il ruolo di capogruppo di ApI e vicepresidente del Gruppo Misto fino al 20 ottobre 2011 quando viene sostituito da Pino Pisicchio.

Nel 2011 viene eletto presidente del comitato promotore della BCC Credito Agricolo Mantova Oltrepò.

Assessore al bilancio del Comune di Milano (2011)


Il 10 giugno del 2011 è stato nominato Assessore al Bilancio, al Patrimonio e ai Tributi nella giunta di centrosinistra del sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Nel 2012, assieme al direttore generale Davide Corritore, ha concluso un accordo con quattro banche (Jp Morgan, Depfa bank, Ubs e Deutsche bank) accusate di truffa aggravata (civile e penale) ai danni del comune per la vicenda dei derivati, introdotti dalla giunta Albertini e rinegoziati dalla giunta Moratti. Il Comune di Milano incasserà 750 milioni di euro in 23 anni.

Grillo contro il “marxista” Tabacci: “E’ il badante di Pisapia”

Pubblicato il 14 novembre 2012 20:25 in Politica Italia - Aggiornato il 14 novembre 2012 20:27


Bruno Tabacci in una caricatura del gruppo Facebook “Marxisti per Tabacci”

ROMA – Beppe Grillo se la prende con Bruno Tabacci, il candidato dell’Api alle primarie di centro sinistra. Secondo il portavoce del Movimento a Cinque Stelle ”un uomo così smaccatamente di destra, centro destra, destra centro, in Parlamento per quattro legislature, non poteva che diventare una risorsa per la sinistra”.
Sul suo blog Grillo allega un filmato, preso dal gruppo satirico di Facebook “Marxisti per Tabacci” in cui compaiono fotomontaggi del candidato alle primarie del centrosinistra in immaqini della propaganda sovietica con l’Internazionale come colonna sonora. ”Tabacci è il badante politico di Pisapippa. Caso più unico che raro in cui il badante è più anziano del badato, ma quando ci vuole ci vuole, e per Pisapippa ci vuole. Tabacci è un badante di esperienza, di lungo corso.
Ha fatto pratica ovunque, in DC, CCD, UDC, Movimento Federativo Civico Popolare e Alleanza per l’Italia” attacca Grillo che ricorda ”Tabacci in politica dai tempi in cui Andreotti filava ha dichiarato che ‘Grillo e Berlusconi sono due facce della stessa medaglia’ e che ‘In Italia ci sono troppi furbi’. Forse lui ne ha frequentato qualcuno? Non sia timido, faccia i nomi…”. .

Conclusione:

Come si può credere in un uomo che nella sua carriera da militante nella DC si candida alle primarie come partito MARXISTA? Se ascoltate il suo Video di propaganda non solo fà sorridere ma fà CAGARE!!!!!!! 

 

Claudio Zapparoli     

 



 





venerdì 23 novembre 2012

Dov'è finito il Grillo che ci piaceva tanto

dov'è finito il Grillo che ci piaceva tanto

quando spiegava il "SIGNORAGGIO"?

 

 

Perché dopo la fondazione del suo partito M5S gli hanno tappato la bocca? La risposta la trovate nel post:

Beppe Grillo libero o controllato?

 

Claudio Zapparoli       

DAI PARTITI IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI GIORNALI

 
 
QUESTO ERA IL GRILLO CHE MI PIACEVA
 
 
E CHE MERITA DI ESSERE ASCOLTATO
 
 
IL GRILLO DELLA CASALEGGIO E ASSOCIATI NON MI INTERESSA PIU IN SPECIAL MODO QUANDO FONDA IL PARTITO 5 STELLE CHE MIRA ALLA SCALATA DEL POTERE IN ITALIA PER POI VENDERCI AI POTERI FORTI INTERNAZIONALI
 
 
 

Claudio Zapparoli          

I ROTHCHSILD PADRONI DEL MONDO


I ROTHSCHILD PADRONI DEL MONDO



Sul mio blog mi limito a parlare dei Rothshchil Italia

ROTHSCHILD ITALIA

 
Carlo De Benedetti
Carlo De Benedetti, ebreo, una delle persone più potenti in Italia, è nel Consiglio d’Amministrazione della Banca Rothschild francese. Costui ha come braccio destro Colaninno, ex Presidente di Telecom, il quale mise il figlio (ora Deputato del PD) a lavorare a stretto contatto con Casaleggio nella Webbeg S.p.a. Ora quel Casaleggio gestisce personaggi come Di Pietro, Grillo e tanti altri. Colaninno junior incontrò Benetazzo ed il veneto cambiò subito dopo, dato che non nominò più la parola Signoraggio (un po’ come fece pure anche grillo dopo il ’98). De Benedetti è uno dei maggior finanziatori del PD e dell ‘IDV. L’attuale Amministratore delegato di Telecom è Franco Bernabè, l’ex VicePresidente di Rothschild Europe ed attualmente in Rothschild Spa. Quest’ ultimo è stato amministratore delegato di Eni, dal 1992 al 1998 ha privatizzato la Società. Bernabè ha inoltre ricoperto vari incarichi pubblici: nel 1999 è stato nominato dal Primo Ministro come rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kossovo; tra il 2001 e il 2003 è stato Presidente della Biennale di Venezia e dal 2004 è Presidente del MART di Trento e Rovereto, il principale museo italiano di arte moderna. È stato membro dell’Advisory Board del Council on Foreign Relations; attualmente siede nel consiglio del Peres Center for Peace, nell’Advisory Board dell’Observatoire Méditérranéen de l’Énergie, ed è membro del consiglio di amministrazione di Petrochina, ruolo che ha ricoperto in passato anche in altre società italiane e internazionali quotate.
De Benedetti, la sera prima del 9/11, era a cena a Washington, al National Building Museum, con George Bush padre e la famiglia di Bin Laden, tutti invitati dal Gruppo del Carlyle! E chi conosce il gruppo Carlyle sà bene che cosa vuol dire!
La Banca francese Edmond de Rothschild possiede Air France la quale ha acquistato Alitalia.
Rodolfo, figlio di Carlo, è Presidente di Sorgenia. Il sito di Sorgenia informa che è il primo operatore privato italiano del mercato nazionale dell’energia elettrica e del gas naturale, con 500.000 clienti in tutta Italia e impianti di generazione elettrica per circa 2.900 MW di potenza. Bernabè è stato inoltre presidente e azionista di maggioranza di FB Group, società di investimenti nei settori dell’ICT e delle energie rinnovabili che aveva fondato.
Ennesimo collegamento Rothschild Telecom: Giovanni Stella dal 2004 al 2007 è stato Amministratore Delegato di Rothschild S.p.A. per poi passare dal 2008 a vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Telecom Italia Media.
Chicco Testa è stato Segretario Nazionale, e successivamente Presidente Nazionale, di Legambiente. Eletto alla Camera dei deputati per due legislature, nelle liste del Pci nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi riconfermato con il Pds fino al 1994; è stato membro della Commissione Ambiente e Territorio. Dal 1994 al 1996 è stato Presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Azienda Comunale Energia e Ambiente del Comune di Roma. Dal 1996 al 2002 è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel e membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Durante la sua presidenza, Enel è stata parzialmente privatizzata. È stato inoltre membro dell’Expert Advisory Committee dello European Carbon Fund e Presidente del Comitato Organizzativo del 20° Congresso Mondiale dell’Energia. È stato membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Riello (leader italiano nei sistemi di riscaldamento) dal 2002 al 2004. Dal 2002 al 2005 è stato membro dello European Advisory Board del Gruppo Carlyle, presidente del consiglio di amministrazione di S.T.A. S.p.A. (Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma) e Presidente del Kyoto Club. È stato inoltre Presidente, fino al 2008, della società Roma Metropolitane, appartenente al comune di Roma, che realizza le nuove Linee Metropolitane della capitale italiana. È giornalista e collabora con alcuni fra i più importanti quotidiani e settimanali italiani. È stato professore incaricato presso la Scuola di Management della LUISS, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Master in Business Administration, responsabile del corso in Economia e Management delle Imprese di servizi di pubblica utilità. È stato professore presso le Università di Macerata e Napoli. Attualmente è Managing Director di Rothschild. È inoltre Presidente di Telit Communications Plc e Vice Presidente della Intecs S.p.A. Chicco Testa è membro del consiglio di amministrazione di Allianz ed è Presidente di EVA, Energie Valsabbia, società che sviluppa e costruisce impianti idroelettrici e solari.
Angelo Rovati
Angelo Rovati era Senior Advisor in Rothschild Italia, è un ex cestista, dirigente sportivo e politico italiano. È stato uno dei consiglieri di Romano Prodi. Divenne consigliere della presidenza del Consiglio nel maggio 2006, durante il Governo Prodi II. Decide di lasciare l’incarico nel mese di settembre, successivamente ad alcune polemiche legate al suo studio su un ipotetico piano di riassetto per Telecom Italia, consegnato in modo privato e riservato a Marco Tronchetti Provera, con l’errore, come ammette Rovati, di aver allegato al documento un biglietto da visita che recava l’intestazione della presidenza del Consiglio. Parte della lettera di dimissioni dall’ incarico in Rothschild: «Mi sono reso conto che forse il fatto che da sempre sono abituato a dire quello che penso liberamente possa in effetti procurare qualche impatto negativo alla Rothschild di cui sono senior advisor… Per questo ho pensato che la cosa migliore da farsi è rassegnare le mie dimissioni per non correre il rischio che altre mie esternazioni da “SPIRITO LIBERO” possano riportarmi e riportare la Banca in incresciose situazioni nei riguardi di clienti o potenziali tali. Vi auguro grandi successi, ve li meritate tutti e vi prego di considerarmi comunque e SEMPRE un grande amico vostro e della Banca».(maiuscolo d.a.)
Il principale organizzatore del tour europeo che lanciò Fini ed il suo Movimento fù Sir Derek Thomas. L’ ex ambasciatore inglese a Roma sovraintende agli affari italiani della Banca Rothschild. Fini, nella sede della stampa estera, ha parlato a lungo di privatizzazioni, rassicurando l’ uditorio sull’ atteggiamento di Alleanza Nazionale: “Non saremo certo noi ad opporci alle privatizzazioni..”.
Stefano Rossi che in una nota intervista parla di paesi virtuosi e dell’imminente crisi della Grecia e della Spagna, è Amministratore Delegato Edmond de Rothschild e comincia la sua carriera a Londra nel 1988. Nel 1989 torna in Italia per entrare in Citibank. Nel 1991 approda in S.G. Warburg e in seguito, con l’acquisizione della Società da parte di SBC e della successiva unione con UBS, viene promosso nel 1996 a Head of Sales di UBS. Nominato nel 2001 Responsabile del mercato azionario e Managing Director di UBS SIM, Rossi mantiene la carica di CEO della SIM italiana di UBS fino al giugno 2007. Nel corso della sua carriera in UBS SIM, Stefano Rossi e il suo team sono stati eletti per ben otto volte migliori StockBroker italiani dalla Institutional Investors Survey.
Caracciolo è un nobile e socio di Rothschild nel quotidiano Liberation. Carlo Caracciolo fondò “La Repubblica”. Eric Alain Rothschild aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Gianni e Umberto Agnelli hanno sposato le due figlie di Caracciolo e da allora sono stati soprannominati “affettuosamente” i Re d’Italia. De Benedetti è stato compagno di scuola di U. Agnelli.
Luigi D’ Urso mori nel 2006 poco prima di prendere un aereo per Napoli, dove aveva appuntamento con il fratello Mario e la mostra «Beatrice Caracciolo Rothschild» di cui si era occupato.
Possiedono, gestiscono e controllano Società di ogni genere e pubblicano i nomi di queste sul proprio sito ufficiale senza timore che alcuni possano pensare che ci sia “qualcosa dietro”.
Riporto qualche nome ma probabilmente l’elenco sottostante non rappresenta nemmeno l’1% delle aziende in loro possesso:
De Beers(De Beers Canada-Diamdel-Element Six-De Beers UK[Forevermark]-Diamond Trading Company-Diamond Trading Company Botswana-Diamond Trading Company South Africa-Namibia Diamond Trading Company]-De Beers Consolidated Mines- De Beers Diamond Jewellers- Debswana-Namdeb), Enron, British Telecom, France Telecom(Orange-Wanadoo-Globecast-Pages Jaunes), Deutsche Telekom(T Home-T Mobile-T Online-T Systems-Slovak Telekom-Magyar Telekom-T-Hrvatski Telekom), Alcatel(Telettra), Eircom, Mannesmann, AT&T(BellSouth), BBC, Petro China, PetroBras, Canal +, Vivendi, Aventis, Unilever(Bertolli-Hindustan Lever-Lipton-Té Ati-Infusi Montana-Algida[Magnum-Cornetto-Carte d'Or-Carte d'Or Light-Breyers CarbSmart-Solero-Ben & Jerry's-...]-Toseroni-Sorbetteria Ranieri-Hellmann’s-Calvé-Gradina-Santa Rosa-Blue Band-Rama-Becel-Flora-Marmite-Knorr-Pot Noodle-Findus-Iglo-Genepesca-Slim Fast-Milkana-Crème Cuisine-Cif-Omo-Coccolino-Vim-Lysoform-Svelto-Surf-Ciok-Axe-Rexona-Impulse-Dove-Lux-Clear-Atkinson-Mentadent-Pepsodent-Gibbs-Fabergé-Timotei-Sunsilk-Valentino-1881 Cerruti-Calvin Klein-Cutex-Vaseline-TIGI-Athea-Lifebuoy-Pond’s-Signal, Close Up-Signal, Close Up), Royal Canin, Pfaff, Deutch, BMW, TDK, Tiscali, Terna, Seat Pagine Gialle(Cipi-Consodata-Europages-Lighthouse International Company-Telegate-Tdl Infomedia-Seat Corporate University-Telegate AG-Consodata Group Ltd-TDL Infomedia Ltd), Eni(EniPower-Snam Rete Gas-Italgas-Syndial-Polimeri Europa-Saipem-Sofid-Tecnomare-Agenzia Giornalistica Italia-Eni Corporate University-Eni International Resources Limited-Enifin-PetroLig-PetroVen-EniServizi), Rai, Banca di Roma, Ferretti, Banco di Napoli, 3i, BNL Banca Nazionale del Lavoro, Intesa San Paolo(Banca Intesa-Sanpaolo IMI-Intesa SanPaolo Bank-Privredna Banka Zagreb-Bank of Alexandria-Intesa Sanpaolo Private Banking-Intesa SanPaolo Banka-KMB Bank-Banca Intesa Beograd-VUB Banka-Banka Koper-CIB Bank-Pravex Bank-Qingdao City Commercial Bank), Bipop-Carire, Banca Popolare di Lodi, Monte dei Paschi di Siena, Rolo Banca 1473, Finmeccanica( Selenia-Elsag-STMicroelectronics- Aeritalia/Alenia-Officine Aeronavali-Aermacchi[Savoia-Marchetti]-ATR-Thales-Alenia Space-Telespazio-Selex Sistemi Integrati-SelexGalileo-Selex Sensors and Airborne Systems-Selex Communications-ElsagDatamat-AgustaWestland-Oto Melara-Oto Melara-WASS-MBDA consorzio missilistico europeo-Ansaldo Energia-AnsaldoBreda-Ansaldo STS-AgustaWestland-STMicroelectronics-Aeromeccanica SA-Alenia Aeronautica-Ansaldo Energia-AnsaldoBreda-BredaMenarinibus-Elsag Datamat-Fata-Oto Melara-Trimprobe-Telespazio-Finmeccanica Finance-Finmeccanica Group Real Estate-Finmeccanica Group Services-Finmeccanica North America-Finmeccanica UK LTD-DRS Technologies Inc-ElsaCom-Seicos-SELEX Communications-SELEX Service Management-SELEX Sistemi Integrati-SO.GE.PA.- Whitehead Alenia Sistemi Subacquei-Alenia Marconi System-Eurosysnav-Libyan Italian Advanced Technology-Orizzonte Sistemi Navali-Europea Microfusioni Aerospaziali-Thales Alenia Space-Elettronica-European Satellite Navigation Industries GmbH-Galileo Industries-MBDA-Nahuelsat-NGL Prime), Gruppo Santander(Banco Santander-Santander Consumer Finance-Banesto-Openbank-BANIF-Unión de Créditos Inmobiliarios-Santander Direkt Bank-GE Money-Santander Consumer Bank-Santander Private BankingBanco Santander Totta-Grupo Santander Totta-Abbey-Cahoot-Bradford & Bingley-Alliance & Leicester-Optimal Investment Services-Banco Santander Río-Orígenes AFJP-Banco Santander Banespa-Banco Real-Banco Santander Colombia-Administrador Financiero de Transantiago-AFP Bansander-Banco Santander Chile-Santander Banefe-Sovereign Bank-Grupo Financiero Santander Serfin-Banco Santander de Panamá-Banco Santander del Perú-Banco Santander Puerto Rico-Santander Overseas Bank-Banco Santander Uruguay-Banco de Venezuela-Attijariwafa Bank-Banco Standard Totta de Mozambique-Banco Internacional de Santo Tomé y Príncipe-Banco de Santander Hong Kong Branch-Banca Serfin), Alitalia, Pininfarina, Jil Sander, Banca Popolare di Milano(Mobiliare Milanese-Banca Popolare di Roma, la Banca Briantea, Banca Agricola Milanese, Banca Popolare Cooperativa Vogherese, Banca Popolare di Bologna e Ferrara, Banca Popolare di Apricena, Ina Banca, Cassa di Risparmio di Alessandria e Banca di Legnano), Credem(Credito Emiliano Holding-Credito Emiliano-Abaxbank-Anteprima-Ariosto-Banca Euromobiliare-Banca Euromobiliare (Suisse)-Creacasa-Credem International (LUX)-Credem Private Equity-Credemassicurazioni-Credemfactor-Credimmobili-Credemleasing-Credemtel-Credemvita-Euromobiliare Alternative Investment SGR-Euromobiliare Asset Management-Euromobiliare Fiduciaria-Euromobiliare International Fund Sicav-M.G.T.), Banca Popolare dell’Emilia Romagna(Volksbank-EMRO Finance Ireland-BPER International Advisory Company-Sofipo-Sintesi 2000), Carige, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, BancAssurance Popolari, Ragusa, Banca Popolare S. Angelo, Banca di Credito Cooperativo “San Giuseppe” Petralia Sottana, Banca Di Credito Cooperativo Di Lercara Friddi, Banca di Credito Cooperativo di Sambuca di Sicilia, Banca di Credito Cooperativo G. Toniolo di San Cataldo, Unicredit, Pininfarina, Banca Intesa, Giochi Preziosi, Clessidra, ERG, Marazzi Group, AXA, Redaelli Tecna, Kohlberg company, Kartogroup, Arcandor, Bally, UBI Banca, Societe Generale, La Centrale, Luxottica, Syndial, Banca Nuova, Capitalia, Banca Lombarda e Piemontese, Banca Popolare Italiana, Banca Popolare di Verona, Barilla(Mulino Bianco-Pavesi-Voiello-Academia Barilla-Wasa-Misko-Filiz-Yemina-Vesta), British American Tobacco(MS-Nazionali-Sax-Lido-Linda-Eura-Stop-Futura-Alfa-Kent-Dunhill-Lucky Strike-Vogue-Viceroy-Rothmans-Kool-Benson & Hedges-State Express 555-Peter Stuyvesant-John Player Gold Leaf-…)
British Petroleum (ARCO – Castrol plc. – Fluor Corporation )
E TANISSIMISSO ALTRO… !!

 
SE NON VI BASTA NE HO ANCORA DA RACCONTARE PER ADESSO MI FERMO QUI

Claudio Zapparoli

INFORMATIVA


 
http://www.informarmy.com/2010/06/i-rothschildpadroni-del-mondo.html
http://www.stampalibera.com/?p=47107

giovedì 22 novembre 2012

NO MADE IN CHINA

NO MADE IN CHINA

SOLO MADE IN ITALY

La Cina sta invadendo tutti i mercati mondiali con i suoi prodotti a basso costo ma di qualità scadente. Facendo fallire le nostre Ditte Italiane. Noi consumatori Italiani diciamo NO basta comprare prodotti Made in China, compriamo solo prodotti Made in Italy che sono di ottima qualità. Specialmente sui capi di abbigliamento.

I cinesi ormai da tempo stanno invadendo i mercati di piazza di piccoli venditori ambulanti vendendo i loro stracci importati dalla Cina.

Qual'è il problema, non riusciamo a essere competitivi con i prezzi?

Balle, le grandi aziende di confezioni sono state costrette ad emigrare all'est dell'Europa dove produrre costa meno creando di conseguenza disoccupazione diffusa. Bene allora è tempo di cambiare strategia.

 

Prendiamo esempio da Carpi, piccola cittadina in provincia di Modena, centinaia di Aziende hanno fatto fortuna con la maglieria creando un loro marchio e distribuendo il lavoro presso le persone e famiglie che lavorano in casa propria aggirando così il costo della manodopera, perché non fare lo stesso con i capi di abbigliamento, dall'intimo al casual, fino ai modelli d'alta moda. 

Immaginate uno o diversi paesi sparsi nel territorio, dove l'Azienda crea il marchio ed i modelli senza bisogno di assumere troppo personale ed il lavoro viene distribuito a nuclei famigliari sparsi nella zona, frazionando il lavoro in svariati rami.

Facciamo un esempio: ad alcuni nuclei di persone affidiamo il lavoro di taglio, ad altri quello di cucito, ed ad altri ancora quello del lavaggio e stiraggio nonché confezionamento. In questo modo si completa il ciclo di produzione senza bisogno di assumere personale che costa, così si può calcolare facilmente il costo di un capo di abbigliamento e fissarne il prezzo di vendita finalmente competitivo per una più facile penetrazione nel mercato con la garanzia del Made in Italy.

La distribuzione ad esempio possiamo adottare diverse strategie, vendita all'ingrosso direttamente ai negozi ed ambulanti Italiani, oppure per corrispondenza perché No! Vi ricordate per esempio Postal Market di una volta dove i modelli venivano venduti da catalogo, “troppo costoso”

Oggi si può usare la rete su internet più semplice e diretta si deve solo creare un sito dove immettere i modelli con i prezzi compressivi di trasporto, dal produttore direttamente al consumatore con la garanzia di “soddisfatti o rimborsati”. Facebook è un potente veicolo di informazione e divulgazione che arriva direttamente nelle famiglie.

Premetto che non ho inventato l'acqua fresca esistono già uno svariato elenco di negozi che vendono per corrispondenza alcuni da catalogo come:

Nel 1960 nasce Postalmarket, nel 1961 nasce La Base, nel 1962 Vestro, nel 1964 C.I.A. Compagnia Internazionale Abbigliamento. Il periodo è fecondo, la ricostruzione ha portato con sé il boom economico, eppure la peculiarità del tessuto economico italiano, ancora molto arcaico, agricolo in un certo senso “pre-bellico” fa sì che la nascita e lo sviluppo della vendita a distanza in Italia non sia fondata sul bisogno, ma generi il bisogno. Il Paese era in forte crescita e la presentazione dei ricchi assortimenti di articoli del catalogo despecializzato crea il bisogno di oggetti di cui il compratore italiano medio allora non aveva neppure conoscenza.
Altri invece sono online:

Negozi di moda e abbigliamento: vendita abbigliamento e vestiti firmati online

Abbigliamento
- abbigliamento 2
Camicie
Magliette
Cravatte
Scarpe
Intimo e costumi
Bambini
Occhiali
Gioielli
YOOX
Vasto assortimento di vestiti e accessori firmati a prezzi scontati. Numerose marche tra cui Armani, Cavalli, Diesel, Gucci, Versace, Dolce&Gabbana.
Pagamento con carta di credito o contrassegno e servizio di reso gratuito.
GIGLIO
Negozio online specializzato in abbigliamento firmato per uomo, donna e bambino. Tra i marchi: Balenciaga, Dior, Gucci, Valentino, Prada, Refrigiwear, Stone Island e Woolrich.
BONPRIX
Propone online il proprio catalogo di abbigliamento per uomo, donna e bambino, intimo e articoli per la casa. Pagamenti in contrassegno o tramite carta di credito.
A.N.G.E.L.O.
Negozio online di capi d'abbigliamento usati e in stile vintage. Bonifico e contrassegno.
CHICO'S
Vendita di articoli di moda femminile. In inglese con prezzi in dollari.
DIESEL
Negozio online del celebre marchio, che permette di acquistare migliaia di capi tra jeans, t-shirt, maglieria, camicie, giubborri e accessori.
FRED PERRY
Negozio monomarca, propone tutta la collezione Fred Perry: polo, giacche, scarpe, borse e t-shirt, con possibilità di personalizzare i capi.
In inglese, spese di spedizione pari a circa 13€.

Ma come potete constatare parlano di capi firmati e nessuno ci garantisce che siano fatti in Italia anzi alcuni sono dichiarati capi inglesi o americani di grandi marche come ad esempio DIESEL, CHICO'S etc.

NOI VOGLIAMO SOLO IL MADE IN ITALY E DOBBIAMO SENSIBILIZZARE I POTENZIALI COMPRATORI (CLIENTI) CON UNA CAMPAGNA DIVULGATIVA CHE CONSENTA ALLE DITTE ITALIANE DI RINASCERE PER RISANARE LA NOSTRA ECONOMIA.

ITALIANI DA DOMANI COMPRATE SOLO

MADE IN ITALY

MI RACCOMANDO, AIUTIAMO IL NOSTRO PAESE A RISVEGLIARSI PER USCIRE DALLA CRISI


Claudio Zapparoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



mercoledì 21 novembre 2012

La campagna delle arance siciliane

La campagna delle arance siciliane

ITALIANI CONSUMATORI BOICOTTATE LE DIRETTIVE DELLA CE CHE CI PROPINANO ARANCE DAL MAROCCO E DALLA SPAGNA, MENTRE LE NOSTRE ARANCE SICILIANE RIMANGONO INVENDUTE E VANNO AL MACERO.

 

La qualità delle nostre arance siciliane sono le migliori del mondo, che senso ha comprare agrumi dal Marocco o dalla Spagna? Dobbiamo contribuire tutti a salvaguardare la nostra economia.

Noi Italiani vogliamo comprare solo prodotti della nostra terra.


Dal produttore al consumatore la trafila aumenta il prezzo di ben 7 volte.

È assurdo ed inaccettabile

Il produttore si affida ad aziende terze per la commercializzazione del prodotto. Per quanto riguarda i prezzi ha dichiarato: "Per noi produttori rimangono stabili e in linea con gli altri anni. Le arance New Hall di buona qualità e pezzatura vengono pagate al produttore dai 0,20 ai 0,30 euro/kg. Parliamo di prezzi al produttore, l'azienda acquirente non so poi a quanto li rivenda a sua volta".

Avete capito? Da 0,20 ai 0,30 euro/kg sulla pianta

boicottiamo l'acquisto ai supermercati acquistando solo dai piccoli fruttivendoli.

 

Un esempio: se io piccolo rivenditore di frutta e verdura del nord Italia possiedo un camioncino con portata massima 35 quintali, andassi in Sicilia a raccogliermi le arance

(3500kg*0.25)=875€ prezzo pagato al produttore e le rivendo in rete da 5kg a 5€ il ricavato sarebbe di 3500€ (1€ al kg) meno il prezzo pagato al produttore (3500-875)=2625

con 2625€ ci sta il viaggio da Milano e la raccolta? He..... Ai voglia

in quanto tempo pensate di vendere 700 confezioni di arance genuine?

In un paio di giorni al massimo le avete vendute tutte e siete pronti per un altro viaggio.

Anzi se da Bologna a Milano vi fermate lungo la strada anche solo 1 ora per ogni posto arrivereste a Milano con il camioncino vuoto.

Questa è solo una delle ipotesi per guadagnare 1000€ a settimana.

Meglio ancora; se invece il produttore stesso facesse come ho suggerito sopra viaggiando verso nord con fermate sul ciglio della strada di 1 ora o poco più, non arriverebbe neppure a Firenze che ha già vuotato il camioncino e torna a casa con un ricavo minimo di 2000€ a settimana netto.

Cosa ne pensate? Ci guadagna il produttore ed il consumatore che ha sulla tavola arance di ottima qualità.

Alla faccia dei supermarket che si troveranno con un consistente quantitativo di arance invendute è alla faccia della direttiva CE

Cosa c'è di meglio che una fresca spremuta di arance a colazione oppure una bella insalata? 


Contribuiamo a fare grande il Nostro Pese iniziando dalle piccole cose

 

Claudio Zapparoli

REDAZIONE

REDAZIONE

Breve autobiografia
Discendo da una famiglia povera, Mio padre Luigi, buonanima era un falegname mentre mia madre Lina lavorava nei campi come bracciante, in quel di Sermide Paesino sulle rive del fiume Po dove siamo nati io, mia sorella Marisa, la più anziana (scomparsa diversi anni or sono), mio fratello Giorgio secondo genito, (in pensione, beato lui da diversi anni) ed io, mentre mio fratello Paolo il più giovane, (si fa per dire dato che già 57 anni) è nato a Bolzano in Alto Adige e lavora come artigiano e libero professionista come decoratore, comunemente detto "imbianchino".
Mio padre nel 1951 dovette lasciare il paese, perchè allora c'era troppa miseria e lavorando nella bottega di falegname con mio nonno Diomede non riusciva a mantenere la famiglia.
Grazie ad un parente, si spostò a Bolzano trovando lavoro in una impresa edile come carpentiere ed un anno dopo ci trasferimmo tutti andando ad abitare in una baracca di legno nel cantiere dove lavorava mio padre, che serviva da deposito alla ditta edile dell'Ing. Levrini.
Era una baracca di legno piccola e rozza che mio padre riparò alla meglio prima di trasferirci tutti. Mi ricordo benissimo, nonostante la mia tenera età, (allora avevo 4 anni), che la prima notte, nella baracca al posto della porta c'era un telo fatto con sacchi di iuta, io e mio fratello Giorgio dormivamo nella stessa brandina, uno di fronte all'altro e dato che io ero molto piccolo i miei piedi non arrivavano sul suo cuscino ma i suoi sì sul mio, dato che lui aveva già 11 anni, morale che dovevo dormire con la testa guardando il soffitto per la puzza insopportabile dei suoi piedi e di fianco avevo il gatto che runf runf faceva le fusa. Questa immagine di quella situazione mi è rimasta impressa fino ad oggi e me la porterò nella tomba, quando arriverà la mia ora.
In quella baracca è nato mio fratello Paolo e ci siamo rimasti per ben 9 anni fino a quando finalmente ci venne assegnato un appartamento nelle case popolari dalla parte opposta della citta, non mi sembrava vero, un bell'appartamento riscaldato di tre stanze più soggiorno, cucina e finalmente un bagno con l'aqua calda, mia sorella aveva una stanza piccola ma tutta per se mentre noi maschi avevamo una camera grande come quella dei miei genitori. Allora mi ricordo che mio padre una sera venne a casa con un televisore, naturalmente in Bianco e nero, che andava a gettoni. Siamo stati i primi della nostra scala ad avere un televisore così alla sera la sala era piena di ospiti inquilini della stessa scala, che a turno pagavano i gettoni per vedere la tv, un gettone durava 1 ora di trasmissione, allora la RAI trasmetteva su un solo canale, mia madre non era molto contenta del fatto perchè tutta quella gente che non stava mai ferma sulle sedie gli segnava il pavimento che era in linoleum, e tutte lu mattine doveva ridare la cera per cancellare i segni. Poi con il tempo finalmente tutti o quasi si comprarono un proprio televisore e così non venivano a disturbare, per la gioia di mia madre che finalmente non doveva ridare la cera tutti i giorni, lei era fin troppo maniaca della pulizia e i pavimenti della sala e delle stanza erano sempre lucidi quasi a specchio, ma la posso capire, dopo tanti anni vissuti in una baracca, finalmente aveva una casa tutta per noi. Mia sorella e mio fratello maggiore iniziarono a lavorare molto presto contribuendo al sostentamento della famiglia e anche mia madre lavorava in un magazzino di frutta mentre io andavo ancora a scuola, ma sinceramente, non avevo troppa passione per gli studi anche se mi veniva facile apprendere, se naturalmente studiavo, spesso non facevo neppure i compiti a casa per uscire a giocare con gli amici con la conseguenza che il giorno dopo a scuola il prof. Mi chiedeva sistematicamente: Claudio hai fatto i compiti? Ovviamente la mia risposta era NO! Così mi beccavo un bel 2 come voto, mentre nelle interrogazioni orali, se non ero il primo ad essere interrogato, ascoltando quelli prima di me che rispondevano esattamente alle domande del prof, quando era il mio turno me la cavavo benino se il prof, mi faceva le stesse domande, se invece ne faceva di nuove ero sistematicamente fragato.

Quando iniziava la bella stagione in primavera facevo spesso cabò (marinavo la scuola) ed andavo a girare per le passeggiate sui monti oppure a girovagare in citta. Il problema era che il giorno dopo dovevo portare la giustificazione e dire che sono stato a casa perché non stavo bene, era una bugia alla quale il prof non credeva e voleva la giustificazione firmata da mia madre e così imparai a falsificare la firma, ma non andava sempre bene e mi beccavo delle sospensioni che incidevano poi nel voto comportamentale che in pagella era sempre insufficiente.
Morale che mia madre stancatasi della mia negligenza mi disse: di studiare non ne hai voglia? Bene a lavorare! Così iniziai al lavorare all'eta di 14 anni, come garzone in una officina meccanica a 500£ la settimana, una nullità, ma mi è servito a capire che lavorare è duro e ripresi gli studi nella scuola di apprendistato e frequentavo altri corsi serali di elettrotecnica e l'anno seguente elettronica, perchè avevo intenzione di evolvere e non dovere sempre fare il carpentiere meccanico per tutta la vita, nel corso di elettronica oltre alla teoria seguiva anche la pratica che consisteva nell'assemblaggio di una radio, mi piacque e mi appasionai a tal punto che ricordo che fui uno tra gli ultimi a finire la radio ma il primo che una volta accesa funzionava perfettamente mentre altri hanno avuto svariati problemi, soddisfatto della mia riuscita non ho nemmeno finito il corso per prendere il diploma, ma ho poi continuato a studiare autonomamente con dei corsi per corrispondenza iscrivendomi a Scuola Radioelettra nel campo dell'elettronica, cosa che mi è servita in futuro nella mia professione quando iniziai ad andare all'estero per installare impianti automatici un po' in tutto il mondo per un paio di Ditte Italiane. Nel frattempo mi sposai molto presto dopo il servizio militare all'età di 22 anni, allora credevo per amore quando invece l'Amore vero, quello con l'A maiuscola lo conosciuto quando avevo ormai 45 anni. Con mia moglie andò tutto a gonfie vele fino a quando 3 anni dopo il matrimonio nacque il mio primo figlio Adalberto dopodichè lei che desiderava di diventare madre ancor prima di sposarci si scordò di avere anche un marito ed il nostro rapporto cambiò completamente a tal punto che quando capitava non disdegnavo di avere qualche avventura extraconiugale per soddisfare la mia sessualita trascurata ormai da tempo dalla mia consorte, alletà di 27 anni cominciai ad andare all'estero per motivi di lavoro coronando così il mio antico sogno di viaggiare per il mondo, Come dice il detto: lontano dagl'occhi lontano dal cuore, e ancor di più senza il rischio di venire scoperto le mie avventure "amorose" più a sfondo sessuale divenivano sempre più frequenti, allora ero un uomo piacente che aveva imparato come soddisfare una donna e portarla all'orgasmo prima che lo raggiungessi io. E risaputo che l'uomo non è come la donna che dopo il primo orgasmo ne può avere facilmente altri a ripetizione, sappiamo tutti che un uomo dopo l'orgasmo qual'cosa si affloscia e non è più in grado di soddisfare la sua partenr se non dopo un po' di tempo, un po troppo per la donna che ancora calda vorrebbe venire ancora svariate volte, questa verità con mia moglie non ho mai avuto il piacere di sperimentare, forse perché allora, troppo giovane non riuscivo a controllarmi e così il più delle volte io venivo e lei ancora no. Ho conosciuto donne che nella loro vita coniugale non erano mai riuscite a ranngiungere un orgasmo per colpa di lui o forse di lei o forse di entrambi, ma quando grazie ad una avventura extra conugale riescono a raggiungerlo ecco che scatta la molla, e dopo il primo tradimento ne susseguono altri e con la conseguente separazione e divorzio della coppia, oppure sono talmente furbe da farla in barba al marito che è ignaro del cambiamento della moglie e continuano un rapporto sciatto, fatto forse di rispetto reciproco ma privo di emozioni forti tra di loro.
Come è capitato a me quando mi innamorai come un cretino di una donna già sposata che mi cofessò che con il marito non era mai riuscita a raggiungere un orgasmo, donna bella colta, 11 anni più giovane di me, quindi all'epoca aveva 34 anni, età in cui la donna raggiunge la sua massima sessualità e desiderio di sfogare i propri istinti, donna che mi fece perdere la testa, quando dopo un anno di passioni forti ed incontri in casa mia, di nascosto dal marito naturalmente (allora vivevo a Taiwan) decise che il nostro rapporto doveva finire, facendomi cadere nella disperazione più profonda di chi credeva che amore significasse anche possesso l'uno dell'altro, tutto sbagliato. Ho passato notti insonni piangendo come un bambino fino al punto che ero quasi sull'orlo di toglermi la vita. Mi sono ravveduto a fatica dopo un certo periodo grazie ad alcuni libbri del Dalai Lama che leggevo nelle notti insonni. Grazie a Lui capìì che amare non significa possedere una persona ma rispettarla anche quando essa non ti corrisponde, cercando solo di capire i suoi motivi perchè c'è sempre un motivo quando un amore finisce, o meglio quando una passione finisce mentre l'amore può continuare anche se non palesemente corrisposto, e trasformare una passione in un rapporto di profonda amicizia conoscendoci meglio per quello che siamo e non per quello che pensavamo di essere. Chiusa parentesi, correva l'anno 1997, per motivi di lavoro frequentemente dovevo recarmi in quasi tutti i paesi dell'asia orientale, Corea, Giappone, Indonesia, Malesia, Tainlandia, fin giù in Australia, principalmente a Melburn e Sidnei, poi iniziai ad andare sempre più spesso in Vietnam dove mi trasferii definitivamente attorno all'anno 2000 con il beneplacito della mia ex amante e partner della Trading company che avevamo aperto insieme a Taiwan per il motivo che la Ditta Italiana per la quale prestavo servizio a Taiwan mi chiese di spostarmi come base logistica in Malesia, cosa che a Lei e pure a me non andava di fare (all'epoca eravamo nel pieno di una profonda passione reciproca) e quindi per rimanere vicini fondammo una nostra Ditta........
A rapporto cessato ma continuando ad essere parte della nostra Trading Company le dissi: tu per i tuoi motivi, che rispetto (lei decise di smettere di fare sesso perchè non si sentiva giusta in quanto moglie e madre del suo unico figlio) non vuoi più fare sesso ma io ho bisogno di avere una donna che non sia solo amica e collaboratrice nel nostro business e quindi vado a vivere in Vietnam, va bene "rospo", lei rispose (nomignolo che mi aveva dato non so bene per quale motivo) e così mi trasferii a Vung Tao nel sud del Vietnam, ridente cittadina situata alla sinistra del delta del fiume Mekong, di cui la baia dava su uno dei tanti canali larghissimi del delta e dalla parte opposta sul mare con una lunga spiaggia. Collegata alla terra ferma tramite un istmo una sottile striscia di terra paludosa ricca di mandrovie bagnata da un lato dall'acqua salmastra del mare e dall'altro lato dall'acqua dolce del fiume, dove la terra asciutta era solo la strada che collegava Vung Tao da Baria per una quindicina di Km più o meno, mentre la citta di Vung Tao si trova tra due colline su una piana di terra asciutta appena al di sopra del livello del mare di qualche metro. (Vedi foto)
Immagine della spiaggia che da sul mare con barche di pescatori
Baia di Vung Tao
barche sulla baia
capanna sul fiume
tramonto sul mare visto dalla baia
Tutte questa immagini sono state elaborate da me con photorshop diversi anni fa
In questa ridente cittadina, dopo svariate avventure con diverse ragazze che duravano pochi giorni ed altre solo per una notte, conobbi quella che sarebbe diventata poi la mia compagna definitiva Nhung, l'attuale donna con cui vivo oggi.
Iniziai con lei attorno all'anno 2000, fino a quando non sono stato costretto a rientrare in Italia, nell'ottobre del 2006.
Successe che un anno prima nel 2005 mi ammalai gravemente per una infezione polmonare e dovetti farmi ricoverare in un ospedale a Saigon, specializzato per le malattie polmonari, la mia degenza in quell'ospedale durò un mese circa e dopo essermi ripreso e debellato la malattia chiesi essere dimesso continuando le cure da casa, Il primario non era daccordo ma sotto la mia insistenza mi diede da firmare una dichiarazione la quale mi prendevo tutte le responsabilità in caso di ricaduta, e prima di lasciarmi andare mi volle nel suo ufficio per spiegarmi la causa della malattia, e fu allora che appresi di avere preso l'HIV il virus dell'AIDS e che la mia situazione immunologica era alquanto compromessa, Mi caddero le braccia nell'apprendere quella terribile notizia ma ancor di più pensavo che se io ero sieropositivo sicuramente anche la mia compagna lo era, ma non potevo nasconderlo e quando uscii dall'ufficio del primario la misi subito al corrente. Erano ormai passati sette anni dopo che i miei rapporti sessuali con la mia partener a Taiwan erano cessati, ma non sapendo esattamente quando rimasi infettato e da chi, mentre per come la ragione era plausibile dato che quasi mai prendevo contraccettivi prima e durante le mie avventure sessuali, (che questo sia di monito ai giovani ai quali non dico di non fare sesso ma farlo con intelligenza premunendosi da eventuali contagi) non come me che stupidamente mi fidavo più della mia "buona sorte".
Temendo per la salute della mia partner a Taiwan, le telefonai subito mettendola al corrente della mia situazione, pregandola di fare quanto prima le dovute analisi. Fortunatamente lei, dopo un certo periodo mi rassicurò dicendo che non era infetta, tirai un grosso respiro di sollievo. Ma lei era molto adirata nei miei confronti per la leggerezza che avevo nei rapporti con le donne e così mi beccai dell'asino, giustamente, e mi chiese che cosa avevo intenzione di fare, io le dissi che tutto sommato avevo già vissuto abbastanza e che non avrei fatto niente in attesa della mia fine. Passo quasi un anno e non potendo più lavorare mi feci mandare tutti i mesi un bonifico di 1000 USD dal mio conto a Taiwan cosa che lei fece puntualmente tutti i mesi, fino a quando mi sorse il dubbio che forse i soldi del mio conto corrente a Taiwan potevano essere finiti e così gli telefonai chiededogli: ma i soldi che mi mandi vengono sempre dal mio conto? Lei mi rispose: caro Claudio il tuo conto è già secco da diversi mesi, quindi capii che i soldi che mi mandava venivano dalle sue tasche e questo non lo potevo sopportare, di conseguenza presi la decisione di avvertire i miei figli della mia situazione e di tornare in Italia. Era ormai l'ottobre del 2006 quando tornai in Italia, apparentemente stavo ancora bene ma solo apparentemente, infatti i miei figli insistettero di andare al Policlinico di Modena per le dovute analisi ed iniziare la cura con gli antirettrovirali (farmaci che sono in grado di diminuire l'effetto del virus) al policlinico constatarono che ormai ero seriamente malato, di fatto ero rimasto con solo 17 CD4 (anticorpi) quando la media di una persona sana deve avere più di 300 CD4 perchè il suo sistema immunologico sia sufficiente a contrastare possibili infezioni. Di fatti di li a poco iniziai a stare male e fisicamente non riuscivo più nemmeno a controllare le mie funzioni fisiologiche, perdevo orine e feci prima ancora di riuscire ad arrivare in bagno. Di li la decisione del ricovero immediato onde poter fare una cura intensiva di antibiotici per debellare tutte le infezioni opportunistiche che il mio organismo aveva preso già da tempo. Rimasi in degenza per oltre 40 giorni. Guarito dalle infezioni ma visibilmente debole a causa della lunga degenza in ospedale fui dimesso il 15 dicembre dello stesso anno. Promettendo a me stesso che avrei fatto di tutto per ristabilirmi completamente e ritornare una persona autonoma in grado di ritornare al lavoro, perchè non sopportavo di essere di peso ai miei figli ed ai miei due fratelli, di li a tre mesi circa avevo ripreso il mio peso forma e le mie forze come una persona normale mentre giorno dopo giorno grazie ai farmaci antirettrovirali riacquistavo passo dopo passo i miei anticorpi fino al punto che potevo smettere di prendere antibiotici per prevenire eventuali infezioni.
Ripresi a lavorare verso la fine di marzo dell'anno sucessivo iscrivendomi di nuovo alla camera di commercio come artigiano e libero professionista. Ero ritornato un uomo libero ed autosufficente, fino a novembre del 2008 anno in qui a causa della crisi economica persi il lavoro. Ricadendo di nuovo in una crisi esistenziale, fisicamente sano ma inpotente in quanto non riuscivo a trovare uno straccio di lavoro, svuotato della mia dignità di uomo libero ed autosufficiente che poteva lavorare ma dovevo dipendere dell'aiuto dei miei figli e dei miei due fratelli, nell'estate del 2009 preso dallo sconforto, decisi di farla finita, feci una e-mail ai miei tre figli dicendo che me ne sarei andato e che non sarei tornato a casa vivo, e che se mai avessero trovato il mio corpo non volevo essere sepolto ma gettato in mare come un marinaio che nella sua vita ha girovagato per il mondo, ed in un certo senso mi sento figlio del mare (in senso lato) dato che i miei spostamenti avvenivavano sempre in aereo. Aspettai dopo la mezza notte per inviare il messaggio ai miei figli in modo che lo avrebbero letto solo il giorno dopo quando io ero ormai lontano da casa. Presi la macchina e viaggiando tutta la notte andai verso il sud dell'Italia e precisamente sul Gargano, luogo che volevo rivedere prima di togliermi la vita, perchè mi era rimasto un bellissimo ricordo di quando molti anni prima con la mia famiglia trascorsi una bellissima vacanza in campeggio. Non avevo con me molti soldi e di conseguenza mangiavo panini e pizzette e dormivo in macchia su una scogliera nei pressi di Peschici Garganico. Rimasi quasi tre giorni su quella scogliera ripensando alla mia vita passata e a tutti gli errori che avevo commesso, ma portavo con me anche bellissimi ricordi di vita vissuta quasi come un gitano che non sa stare nello stesso posto per troppo tempo, contemporaneamente pensavo come mi sarei tolto la vita cercando il posto più adatto e come avrei fatto. Il terzo giorno ormai avevo deciso per come e dove mi sarei tolto la vita così il pomeriggio andai in paese a comperare una corda con la quale avrei fatto il cappio per impiccarmi la notte stessa gettandomi dal pontile sulla scogliera che serviva ai pescatori. Verso le dieci di sera presi la macchina e mi incamminai verso la stradina che portava alla scogliera, ero frastornato da mille pernsieri e guidavo come un automa quasi inconsciamente, quando dentro di me si fece viva una voce che mi diceva: Claudio cosa fai? Torna a casa, torna a casa,e continuava a ripeterlo sempre più forte, quando mi accorsi che avevo già superato di un paio di km, circa l'mbocco della stradina che portava alla scogliera così che non tornai indietro e dando retta a quella voce mi dissi, va bene vada coma vada torno a casa nel momento stesso che decisi quel peso opprimente che avevo sullo stomaco scomparve ed armato di nuova forza ripresi la strada verso casa. Viaggiai fino all'alba quando stremato dalla fatica mi fermai a dormire, ero ormai a poche centinai di Km. da casa che raggiunsi verso mezzo giorno. I vicini che mi videro scedere dalla macchina avvisarono subito i mie figli e così dovetti andare con Eros, il più giovane al comando dei carabinieri per avvertire che potevano cessare le ricerche che già erano state diramate via telefax verso tutti i comandi in Italia. Tornai in casa e mi coricai sul letto dove mi addormentai quasi subito in un profondo sonno fino al mattino seguente. Sconcertato e con il cuore in mano, il giorno seguente ebbi l'impressione che i miei figli erano alquanto indispettiti nei miei confronti e continuavo a pensare che sì sono tornato a casa ma non sapevo se avevo fatto bene o male.
Passo un altro anno prima che trovassi un lavoro in Cina perchè in Italia non era possibile allora come adesso a causa della recessione economica che ha causato la chiusura di molte piccole e medie aziende ed innumerevoli suicidi di imprenditori sovrastati dai debiti e finiti in bancarotta, loro sono riusciti là dove io avevo fallito e mi chiedevo se l'avessi fatto a quet'ora sarebbe ormai tutto finito mentre invece mi sentivo un peso verso i miei figli e fratelli. Quando partii per la Cina non ero ancora sicuro di trovare un lavoro, nonostante avevo preso contato con una Ditta di Foshan che era interessata ma si asteneva di darmi una garanzia di lavoro prima di avere un incontro. Ormai era scaduto il termine di sfratto per potere rimanere in quel appartamento, dato che non avendo un salario erano ormai diversi mesi che non pagavo l'affitto e la padrona di casa andò per via legale per darmi lo sfratto che il giudice diede ragione a lei e fissò un termine limite dopodichè dovevo andare a dormire sotto qualche ponte. Così il giorno stesso della scadenza del termine partii per la Cina con il biglietto che avevo acquistato con un prestito di mio fratello Giorgio, presi con me un paio di valige con qualche indumento e la corda che non avevo ustato prima, consapevole che se non avessi trovato una sistemazione ed un lavoro non sarei comunque tornato in Italia.
         Dopo un breve colloquio con il manager della ditta al quale diedi il mio curriculm vitae e raccontai la verità sulla mia situazione, mi assicurò un lavoro come project desin in ufficio ed una sistemazione in una stanza sopra gli uffici, potete immaginare la mia soddisfazione, finalmente avevo un lavoro ed una dignità riacquistata, lontano da casa ma ero abituato a vivere all'estero e la cosa non mi pesò, lo stipendio non era certo comparabile con i soldi che guadagnavo prima come artigiano e libero professionista, ma mi bastava per vivere, era il 17 luglio del 2010, e subito mi tornò alla mente quella vocina che mi disse di tornare a casa alla quale avevo dato retta. Fortuna, divina provvidenza non lo so, ma oggi so che non si deve mai perdere la speranza e sopratutto che nessuno ha il diritto di togliersi la vita, perchè la nostra vita non ci appartiene, qualc'uno o quoalc'osa aveva deciso che dovevo venire al mondo e solo lui è il padrone della mia vita e quando sarà il momento deciderà di interrompere questa esperienza terrena, ma solo il corpo ha un inizio ed una fine ma l'anima non muore, essa continuerà nella spiritualità di una dimensione che stà sopra di noi e che ci verrà concesso di conoscere soltanto dopo la morte del corpo.
Di questo sono fermamente convinto senza credere in questa o quella religione. Sono nato in Italia e dovrei essere cattolico, ma mi sento più vicino al Buddismo come filosofia di vita e credo nella rincarnazione come ulteriore prova fino a quando la nostra coscienza non avrà raggiunto la perfezione ed il nostro spirito si fonderà con la luce eterna del cosmo. Forse queste mie affermazioni ad alcuni suoneranno come quelle di un pazzo illusionario, ma ogn'uno di noi è libero di credere o non credere in questa teoria, (chiusa la parentesi teologica) sono rimasto in Cina fino a luglio del 2012 dopodichè a causa di restrizioni governative verso gli immigrati che non hanno un permesso di lavoro come me, perchè per ottenerlo si deve passare una visita medica e così accorgendosi che sono siero positivo non mi venne concesso. Con la conseguenza che dovevo lasciare la Cina ed il mio lavoro. Non potendo tornare in Italia perchè non ho dove vivere e neppure lavorare mi sono trasferito qui in Vietnam dove vivo finalmente con la mia compagna nel suo ristorante, povero ma felice di essere di nuovo insieme come un tempo.
Purtroppo a causa della mia sieropositività devo fare un viaggio in Italia ogni sei mesi per il controllo di routine e per prendere i medicinali salvavita. E devo escogitare come procurarmi il denaro per il viaggio ed il breve soggiorno, non posso sempre sperare che mio fratello tramite il conto della mamma mi copri la spesa. Se non foss'altro che per questa ragione io vivrei bene lostesso anche senza un soldo in tasca. Mi basta un tetto ed un letto dove dormire e c'è, un paio di pasti tutti i giorni e ci sono, il clima qui è favorevole perchè non è mai troppo caldo e mai troppo freddo, un paio di bermuda, una maglietta, ed un paio di infradito è tutto quello che mi serve per vestirmi. Cosa voglio di più, nientaltro che vivere al fianco della mia compagna che non ho mai tradito da quando decisi che lei era la donna per me che cercavo da tempo, non più passioni forti ma un reciproco amore e rispetto, e poi diciamo la verità, anche se volessi non ho più l'eta per certe cose e mi accontento di vivere il mio tempo serenamente.

Claudio Zapparoli