Il
male di tutti i mali: il Signoraggio
C'è
una cosa che non si deve sapere in giro: si può parlare di tutto ma
non di questo, perché potrebbe
capovolgere il sistema.
In esclusiva su questo volantino, forse per la prima e unica volta,
potrai scoprire cosa sia e come, a causa sua, vieni
schiavizzato senza saperlo.
Si
definisce Signoraggio il profitto che nasce dalla differenza tra il
valore nominale della moneta (cioè il valore numerico scritto
sopra) e i costi sostenuti per produrla.
I
profitti del signoraggio, o rendita monetaria, li prende chi emette
moneta. Se pensi che questi proventi siano redistribuiti alla
collettività
come
sarebbe giusto
... ti sbagli di grosso!
Storicamente,
la parola “signoraggio” trae origine dal ricavo, goduto dal
“signore
del feudo”,
proveniente dall'emissione di moneta avente valore nominale
superiore al valore intrinseco. Il
“signore” otteneva un guadagno dalla sovranità sulla moneta.
Oggi il “signore del feudo” non c'è più. Ma il signoraggio continua ad essere riscosso dalle Banche Centrali, per realizzare e prolungare una frode colossale nata e cresciuta a causa di ignoranza, censura, disinformazione, connivenza, collusione e corruzione. Una truffa che provoca direttamente il più grande trasferimento esistente al mondo di ricchezza pubblica (e quindi di potere) in mani private.
Oggi il “signore del feudo” non c'è più. Ma il signoraggio continua ad essere riscosso dalle Banche Centrali, per realizzare e prolungare una frode colossale nata e cresciuta a causa di ignoranza, censura, disinformazione, connivenza, collusione e corruzione. Una truffa che provoca direttamente il più grande trasferimento esistente al mondo di ricchezza pubblica (e quindi di potere) in mani private.
Proprio
come nel medioevo, ancora oggi la ricchezza resa dal signoraggio,
viene ottenuta sottraendo
a tutti gli onesti cittadini i frutti del proprio lavoro.
Tutti
i proventi del signoraggio vanno
purtroppo nelle tasche di una ristretta cerchia di privati.
Ma la potente combriccola ha pure, nel frattempo, escogitato
un'altra truffa ancora peggiore per
tenerci tutti soggiogati.
Il
MONOPOLIO
dell'emissione
della cartamoneta Euro (€) appartiene alla Banca
Centrale Europea,
la quale, a differenza di quanto comunemente si crede, è di fatto
una Società
per Azioni con scopo di lucro
che, dietro il pretesto istituzionale di "preservare
il potere d’acquisto dell'euro"
(cosa sulla quale ogni cittadino europeo avrebbe da ridire), cerca
di trarre dall'emissione di carta-moneta il MASSIMO
PROFITTO POSSIBILE
per
i suoi azionisti
(cosa che, come vedremo tra poco, fa fin troppo bene).
E
chi sono gli azionisti della BCE?
Gli
azionisti sono le singole
Banche Centrali Nazionali
che si dividono i profitti secondo le
percentuali
che detengono. In mezzo ci sono pure la Banca d'Inghilterra, di
Svezia e di Danimarca, che, senza nemmeno essere entrate nella
moneta unica, percepiscono il signoraggio, pagato dagli
inconsapevoli
cittadini delle nazioni che adottano l'euro.
Quasi
tutte
le Banche
Centrali Nazionali sono a loro volta, più o meno segretamente,
possedute da altre banche e società private. Lo stesso accade per
Banca
d'Italia.
Ma
da dove arrivano i profitti degli azionisti della BCE?
PROPRIO
DAL SIGNORAGGIO!!
Ecco cosa succede: la banca centrale privata stampa la carta-moneta
e LA
PRESTA per
l'importo pari al VALORE
NOMINALE CHE C'È SCRITTO SOPRA
agli Stati nazionali in
cambio di titoli di debito pubblico gravati di interesse annuo
deciso
dalla stessa in modo arbitrario. In questo modo la restituzione di
una banconota da 100 Euro costata alla BCE 0,03 Euro viene a
costare allo Stato 100 Euro, con
un profitto per gli azionisti della BCE di 100 - 0,03 = €99,97
...e
se è pagato dopo un anno il costo per la comunità nazionale arriva
a 103,5 Euro con un tasso di interesse del 3.5%. Con questo tasso,
che sembrerebbe irrisorio, il
debito costituito da tutte le banconote emesse in uno Stato (ovvero
tutte le banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro)
raddoppia ogni 29 anni!!
Gli
Stati membri dell’Unione Europea, per conto dei banchieri, fanno
pagare ai propri cittadini questo debito fittizio tassandoli sempre
più
per pagare il cosiddetto “debito pubblico” che potrà
solo aumentare e MAI estinguersi,
essendo
pari al valore nominale di TUTTA LA CARTA-MONETA emessa + interessi
pregressi
e,
come se non bastasse, gravato da un interesse a scelta della BCE!
Il "debito pubblico", per pagare il quale il nostro patrimonio e il nostro reddito, faticosamente guadagnato, viene tassato con IVA, IRPEF, ILOR, ICI, accise, una tantum, etc.. e per il quale VIENE SVENDUTO IL NOSTRO PATRIMONIO STATALE, nasce proprio da questa pratica fraudolenta, usuraria, immorale e devastante.
Il "debito pubblico", per pagare il quale il nostro patrimonio e il nostro reddito, faticosamente guadagnato, viene tassato con IVA, IRPEF, ILOR, ICI, accise, una tantum, etc.. e per il quale VIENE SVENDUTO IL NOSTRO PATRIMONIO STATALE, nasce proprio da questa pratica fraudolenta, usuraria, immorale e devastante.
Ecco
che cosa guadagnano e si spartiscono gli azionisti delle Banche
Centrali!!!
Ma
non è tutto! La BCE (con le varie banche centrali nazionali), nello
Stato Patrimoniale del suo bilancio, apposta
il valore delle banconote emesse come voce PASSIVA,
ossia le tratta come se fossero un debito per la banca, mentre non
lo sono assolutamente. E si tratta di oltre 500
miliardi di Euro!
Inoltre, nel Conto Economico, non
apposta come profitto le nuove emissioni
(in tutto circa 40
miliardi di Euro l'anno).
Come
se il presidente di una squadra di calcio, dopo aver ordinato ad una
tipografia la stampa dei biglietti per l’ingresso allo stadio, nel
momento della consegna e del pagamento, invece dei pochi centesimi
per biglietto, si senta avanzare dal tipografo due sconcertanti
richieste: di
corrispondere come pagamento il valore nominale da lui stampigliato
sui biglietti d’ingresso ed inoltre di ricevere un interesse
(scelto arbitrariamente e senza appello) sul valore nominale di ogni
biglietto consegnato!
In più a fine anno il tipografo, per non pagare tasse e rivalersi sul suo cliente, iscriverebbe a bilancio la stampa effettuata come perdita di un costo pari al valore nominale dei biglietti stampati e venduti!!
In più a fine anno il tipografo, per non pagare tasse e rivalersi sul suo cliente, iscriverebbe a bilancio la stampa effettuata come perdita di un costo pari al valore nominale dei biglietti stampati e venduti!!
È
un
sistema incostituzionale
che viene gestito dalle maggiori banche centrali private del mondo
e, per quel che ci riguarda, dalla Banca Centrale Europea, la quale
delega per l'Italia il suo azionista locale, Bankitalia SpA.
La
BCE e le altre banche centrali nazionali stampano banconote non
coperte da oro né danno diritto, al loro portatore, di convertirle
in oro o in altri beni. Per questo le banconote non costituiscono
affatto un debito per la banca che le ha emesse.
Sono
pura e semplice carta stampata e numerata!
Del
valore di questa carta, la BCE si attribuisce in modo unilaterale la
proprietà
e la fornisce alle sue condizioni, ignorando che chi
dà valore a della carta in quanto mezzo di scambio è la comunità
che la riconosce e l'accetta, motivo per cui la proprietà della
moneta spetta alla comunità
e non a banchieri e banche private a scopo di lucro.
I
PROVENTI DEL SIGNORAGGIO SONO SOTTRATTI ALLE COMUNITÀ NAZIONALI E
VENGONO DIVISI TRA BANCHE PRIVATE CHE ACCRESCONO LA LORO RICCHEZZA
IMPOVERENDO GLI ONESTI CITTADINI
Ma
ciò che è ancor più sconvolgente è che, per di più:
LE
BANCHE CENTRALI, ISCRIVENDO AL PASSIVO DELLO STATO PATRIMONIALE IL
TOTALE DELLA MONETA EMESSA E NON ISCRIVENDO NEL CONTO DI GESTIONE IL
PROFITTO DI EMISSIONE (OVVERO IL SIGNORAGGIO), OCCULTANO GRAN PARTE
DEL LORO PATRIMONIO E DEI LORO PROFITTI, ELUDENDO COSÌ IL DOVERE DI
RIMETTERLO ALLO STATO E COSTRINGENDO COSÌ LO STATO A SPREMERE DAI
CITTADINI SEMPRE PIÙ TASSE!!
Praticamente
i proventi del signoraggio ci vengono tolti per ben 2 VOLTE !!!
In
conclusione:
LE
BANCHE CENTRALI SI
APPROPRIANO INGIUSTAMENTE
DEL SIGNORAGGIO E, FACENDOCI PAGARE UN
DEBITO INESTINGUIBILE CHE NON DOVREBBE ESISTERE, CI ESPROPRIANO
SEGRETAMENTE DEI FRUTTI DEL NOSTRO LAVORO RENDENDOCI SCHIAVI
ATTRAVERSO DEBITO PUBBLICO E TASSE!!
E adesso ..rispondimi! Vuoi permanere nella condizione di SCHIAVITÙ o intendi lottare per la tua dignità, riappropriandoti della Sovranità Monetaria Popolare per liberarti e liberare i tuoi simili dall'oppressore?
Soltanto reimpossessandosi del potere dell'emissione monetaria diretta, in nome e per conto dei cittadini, lo Stato evita di regalare i proventi del signoraggio al sistema bancario e di spremere i cittadini mediante tasse inevitabilmente crescenti. Lo Stato Italiano SOVRANO potrebbe così finalmente riappropriarsi della possibilità di poter svolgere un' autonoma politica economica, proprio per il fatto di poter rilanciare l'economia senza accrescere l'indebitamento pubblico.
L'indebitamento pubblico, infatti, accresce in modo proporzionale il potere dei creditori nei confronti dello Stato stesso. La fattibilità della Sovranità Popolare della Moneta si basa su un semplice quanto solido ragionamento: se lo Stato è solvibile quando emette propri titoli del debito pubblico e le monete metalliche, lo è certamente anche quando emette la propria moneta cartacea. Con l'essenziale vantaggio che non si indebita e non paga interessi. In altre parole accresce il patrimonio della comunità invece di lasciare che tale patrimonio venga tacitamente sequestrato da una ristretta cerchia di banchieri.
fonte: http://blog.libero.it/informati