venerdì 14 dicembre 2012

Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, li metto nel bidone


Grillo e il suo spin doctor: la Casaleggio Associati

Articoli Correlati

In pochi anni Beppe Grillo e il suo blog sono diventati un vero e proprio fenomeno della Rete, l’esperimento di maggior successo in Italia di un movimento nato e cresciuto sul web nel nome della democrazia digitale, dell’orizzontalità della comunicazione e della trasparenza. Ma dietro a questo risultato c’è una strategia ben pianificata. Anzi, ci sono un nome e un’azienda: Casaleggio Associati. Ecco di cosa si tratta.

di Pietro Orsatti, da MicroMega 5/2010
Per raccontare il successo di un progetto non si può evitare di parlare di chi lo ha ideato, palesemente o nell’ombra non importa. Parliamo della svolta mediatica e politica di Beppe Grillo. Vero e proprio fenomeno che da deriva post-televisiva oggi diventa movimento e oggetto politico 2.0, come ormai va di moda definire chi usa internet per la propria comunicazione. Chi è l’ideatore di questa svolta del comico genovese, trasformatosi da uomo di spettacolo a vero e proprio profeta della «democrazia digitale»? Un nome e un’azienda. Casaleggio Associati.
È la Casaleggio Associati a curare direttamente il blog di Grillo, la rete dei Meetup, la comunicazione esterna, la strategia del movimento sulla Rete. E non solo, è anche la casa editrice che cura tutte le pubblicazioni, in Rete e non, del comico genovese e anche parte dell’organizzazione dei suoi tour. Neanche Grillo fa mistero che il suo ritorno di visibilità e il grande impatto del movimento dei «grillini» sia dovuto in gran parte alla sinergia con questa azienda specializzata nella comunicazione e nel marketing digitale. Una strategia chiaramente esplicitata, quella della Casaleggio. «Le reti sono ovunque intorno a noi. Fino a qualche anno fa, le relazioni tra persone, oggetti ed eventi erano attribuite al caso. L’unico modo per ipotizzare il funzionamento dei sistemi complessi era attribuirne le ragioni ad avvenimenti casuali. La vita e l’evoluzione delle reti seguono invece leggi precise e la conoscenza di queste regole ci permette di utilizzare le reti a nostro vantaggio». Così viene presentato l’ultimo sforzo editoriale del gruppo «Tu sei Rete», bibbia del nuovo credo internettiano.
Per capire le origini del fenomeno Casaleggio, è necessario partire dalle fibrillazioni societarie di Telecom fra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila. O meglio, è fondamentale analizzare le vicende di un’azienda del gruppo allora nelle mani di Tronchetti Provera e della Pirelli, la Webegg. Amministratore delegato della società è all’epoca Gianroberto Casaleggio. Non lasciamoci ingannare dal suo aspetto da nerd smanettone, dalla sua capigliatura da studente fuori corso della Berkeley University, Gianroberto è uno dei massimi esperti in Italia di web, reti sociali (social network), marketing elettronico. Ed è lui, insieme ad altri quattro dipendenti dell’azienda della galassia Telecom (Enrico Sassoon, Luca Eleuteri, il fratello Davide Casaleggio e Mario Bucchich) a fondare nel 2004 la Casaleggio Associati.
Ma torniamo al «prima». Di cosa si occupava la Webegg? La Webegg Spa nel 2002, anno del suo massimo sviluppo e in cui Gianroberto Casaleggio è l’uomo di vertice, risulta essere «un gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende e della pubblica amministrazione in Rete», come si apprende dai documenti sul sito aziendale che indicano la sua mission. Anzi, si tratta in quel momento del gruppo leader nel settore. Reti interne ed esterne, efficienza aziendale, internet, capacità di penetrazione dei prodotti sul mercato attraverso il web marketing e, per le pubbliche amministrazioni, sistemi di efficienza mirati all’e-governance. Insomma un grande giro di affari potenziale, ma forse una società nata in troppo anticipo sui tempi e infatti ben presto oggetto di veloci cambi di mano.
La Webegg all’epoca è una società controllata al 69,8 per cento da I.T. Telecom Spa a sua volta controllata al 100 per cento da Telecom Italia. Poi, esattamente fra giugno e luglio 2004, I.T. Telecom Spa sottoscrive un contratto con un’altra azienda del settore in rapida ascesa, la Value Partners Spa, cui cede il pacchetto azionario detenuto in Webegg. Per ottenere la maggioranza di Webegg vengono sborsati 43 milioni di euro mentre il resto delle azioni, pari al 30,2 per cento, rimane nel portafoglio di un’altra azienda della galassia di società Telecom, la Finsiel. Tutto ciò viene riportato dalla stampa specializzata dell’epoca, come una delle operazioni di fusioni strategiche più importanti nel settore. Ma non ci si ferma qui. In seguito ad altre operazioni di fusioni e riassetti interni alla Value Partners, nasce Value Team, azienda leader nelle consulenze aziendali non solo in termini contenutistici ma anche della sicurezza digitale. Dopo questo vortice di fusioni e vendite il gruppo di dipendenti della Webegg che ruota attorno all’ormai ex amministratore delegato decide di dare vita al nuovo progetto della Casaleggio Associati. E portandosi dietro un pacchetto nutrito di rapporti, partnership e competenze. Quali?
Per capire di cosa stiamo parlando è necessario svelare prima chi sono le figure chiave della Casaleggio Associati oggi e della Webegg prima. Partendo da Enrico Sassoon, giornalista, dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole-24 Ore, già direttore responsabile di L’Impresa-Rivista Italiana di Management, della rivista Impresa Ambiente e del settimanale Mondo Economico. Da suo curriculum pubblico apprendiamo anche che «è stato direttore scientifico del gruppo Il Sole-24 Ore». Nel 1998 Sassoon è amministratore delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, di fatto una lobby indirizzata a favorire i rapporti commerciali delle corporation americane in Italia e il cui presidente è tuttora il vice di Microsoft Italia, Umberto Paolucci. Proprio nel consiglio di amministrazione dell’American Chamber of Commerce in Italy si comprende quale sia uno dei fattori di successo nelle relazioni della Casaleggio Associati. Oltre a Paolucci compaiono nel 1998 altri personaggi di grande spessore. La lista pubblicata al momento della nomina di Sasson vedeva, fra gli altri: Gian Battista Merlo, presidente e amministratore delegato Exxon Mobil Mediterranea Srl; Gianmaria Donà dalle Rose, amministratore delegato Twentieth Century Fox Home Entertainment Italia; Massimiliano Magrini, country manager Google Italia; Luciano Martucci, presidente e amministratore delegato Ibm Italia Spa; Gina Nieri, consigliere di amministrazione Mediaset Spa; Maria Pierdicchi, direttore generale Standard & Poor’s; Massimo Ponzellini, presidente Impregilo Spa; Cristina Ravelli, country legal director The Walt Disney Co. Italia Spa; Dario Rinero, presidente e amministratore delegato Coca-Cola Hbc Italia Srl; Cesare Romiti, presidente onorario Rcs.
Oggi nell’American Chamber of Commerce in Italy troviamo altre figure di spicco come Gianluca Comin, dirigente Enel, e Giuseppe Cattaneo dell’Aspen Institute Italia, il prestigioso pensatoio, creatura di Gianni Letta, presieduto da Giulio Tremonti. E l’Aspen Institute pesa, ovunque agisca. Luogo di incontro fra intellettuali, economisti, politici, scienziati e imprese. Nell’Aspen transita l’élite italiana, che faccia riferimento al centro-destra o al centro-sinistra. Con quali finalità? «L’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del paese attraverso un libero confronto tra idee e provenienze diverse per identificare e promuovere valori, conoscenze e interessi comuni», si legge nella mission dell’istituto. E in che modo? «Il “metodo Aspen” privilegia il confronto e il dibattito “a porte chiuse”, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva».
È Sassoon, quindi, l’uomo delle relazioni al massimo livello della Casaleggio Associati. Siede ai vertici di organizzazioni d’élite, ha relazioni, opportunità di accedere alle giuste informazioni. L’uomo, giustamente, del business. E che fa capire quanto il gruppo Casaleggio Associati non sia affatto un collettivo di nerd smanettoni, ma uno dei pensatoi più accreditati per quanto riguarda le potenzialità di mercato della Rete nel nostro paese.
Il teorico e inventore del gruppo è invece Gianroberto Casaleggio. «È stato dirigente», si legge sul suo curriculum, «di aziende ad alto indirizzo tecnologico», e la sua principale attività, oltre a curare personalmente l’oggetto mediatico Grillo (e Di Pietro, oggi) è quella della pubblicistica. E anche Casaleggio ha una storia «aziendale» di rilievo, parallela anche se meno convenzionale a quella di Sassoon. Inizia infatti a farsi notare non in un laboratorio di qualche campus, ma nell’Olivetti di Roberto Colaninno, e qualche anno dopo diventa amministratore delegato di Webegg, come abbiamo già detto suo trampolino di lancio in seguito come guru nostrano della rivoluzione della Rete. La Webegg ha origine da una joint-venture tra Olivetti e Finsiel (della Telecom), ma nel 2002 l’azienda di Ivrea cede il suo 50 per cento alla Telecom. Intanto Casaleggio ha dato vita a un’altra società, la Netikos, dove siede per alcuni mesi nel consiglio di amministrazione accanto a un figlio di Colaninno (Michele). Ma è un’avventura di breve durata, o forse solo il momento di transito per creare con i vecchi amici della Webegg qualcosa di totalmente nuovo. E infatti nel 2004 Gianroberto chiude baracca e burattini e va a fondare con altri dirigenti Webegg la Casaleggio Associati, attuale editore di Beppe Grillo. Tutto qua? Certo che no. La Casaleggio è molto di più, anche se apparentemente sembra avere un ruolo «periferico» nello sviluppo delle strategie di marketing sulla Rete.
Gianroberto scrive molto spesso sia sul sito del gruppo che su molti giornali di temi legati alla Rete. «L’organizzazione di Rete», si legge nel suo curriculum online, «i modelli di e-business e il web marketing sono tematiche che ha approfondito e applicato a società italiane negli ultimi otto anni, anche grazie a una relazione costante con i riferimenti mondiali del settore». Per lui la Rete è un’ossessione, più di un mezzo, più di un media. Ne è un teorico e uno dei guru delle nuove frontiere del marketing digitale e di cosa si possa fare attraverso i social network grazie a strategie di marketing «virale», forma di promozione non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio a un numero esponenziale di utenti.
Casaleggio ha capito in anticipo, almeno per quanto riguarda il mercato italiano, quali siano le potenzialità del web e dei social network. E individua una nuova figura di venditore propagandista in parte consapevole e in parte no: l’influencer. «Online il 90 per cento dei contenuti è creato dal 10 per cento degli utenti, queste persone sono gli influencer», scrive in un articolo Casaleggio, «quando si accede alla Rete per avere un’informazione, si accede a un’informazione che di solito è integrata dall’influencer o è creata direttamente dall’influencer. L’influencer è un asset aziendale, senza l’influencer non si può vendere, c’è una statistica molto interessante per le cosiddette mamme online, il 96 per cento di tutte le mamme online che effettuano un acquisto negli Stati Uniti, è influenzato dalle opinioni di altre mamme online che sono le mamme online influencer». Se andiamo ad analizzare il sistema di diffusione online del fenomeno Beppe Grillo è facile constatare quanto questa strategia sia efficace. E non solo per Grillo, visto che il numero dei clienti e delle partnership italiane e statunitensi vanno ben oltre alla promozione del comico genovese. Oltre quanto?
Nel 2004, a pochi mesi dalla sua nascita, la Casaleggio Associati annunciò pubblicamente attraverso le agenzie di stampa la nascita della partnership con Enamics, società statunitense leader in Business Technology Management (Btm). La Enamics ha una rete di relazioni aziendali impressionante sia dirette che indirette grazie anche a una rete di partnership consolidata e da più di 6 anni con due altre aziende del settore, la Future Considerations e la Ibm Tivoli. Spiccano, come si legge nel board sia di Enamics che dei sui partner, nomi come Pepsico, Northrop Grumman, US Department of Tresury (Dipartimento del Tesoro Usa), Bnp Paribas, American Financial Group e JP Morgan, banca d’affari del gruppo Rockefeller. E poi ancora: Coca Cola, Bp, Barclaycard, Addax Petroleum, Shell, Tesco, Kpmg Llp, Carbon Trust, Unido (United Nations Industrial Development Organisation), London Pension Fund Authority (Lfpa). Ecco quindi la rete di relazioni, teoriche e aziendali, della Casaleggio Associati con le aziende più quotate del settore negli Stati Uniti. Comunicazione, e-commerce, reti web, sicurezza. Gli stessi settori della Webegg prima e di Casaleggio e soci poi.
Sassoon e Casaleggio, sul rapporto dei due si gioca tutto il peso del progetto della Casaleggio Associati. Da un lato l’uomo delle relazioni «tradizionali» con il mondo della finanza e della politica italiana, dall’altro il super-esperto con reti di rapporti consolidate e partnership oltre oceano. Non si tratta quindi solo di sperimentare nuove forme di marketing, si tratta di una solida base di business. E questo la Casaleggio Associati fa.
Se qualcuno pensava ancora che la Casaleggio Associati fosse solo un gruppo di persone appassionate della comunicazione in Rete che si dedica al blog di Beppe Grillo (e a quello, ricordiamolo, di Antonio Di Pietro), dopo aver letto di questo vorticoso intreccio di partnership aziendali, clienti, collaborazioni, si dovrà ricredere. Qualche domanda se la stanno ponendo, per esempio, molti «grillini» della prima ora che nel corso degli ultimi anni hanno criticato alcune virate di Beppe Grillo, castigatore senza pietà dei costumi delle imprese italiane che lentamente (oltre all’ex padrone di Casaleggio, Telecom) sono uscite fuori dal mirino del neo-Savonarola (l’associazione non è nostra ma della stessa Casaleggio) ligure.
Ora Grillo parla quasi esclusivamente di politica e di politici. E dov’è finito il «messaggio» della prima ora, quello della lotta contro il «signoraggio monetario»? Se qualcuno sulla rete dei Meetup o nei commenti sul blog di Grillo pone l’interrogativo si vedrà cancellare o non pubblicare la propria opinione. E chi cura direttamente e capillarmente il blog di Grillo e la rete dei Meetup? Il fratello di Gianroberto Casaleggio, Davide. Dopo tutto le regole della «moderazione» sul web le detta chi mette in Rete una determinata piattaforma o sito. Funziona così ovunque, funziona così anche sul sito di Grillo. Certi argomenti, determinate domande non compaiono. Abbiamo fatto personalmente una prova, «postando» sul blog di Grillo determinati temi scomodi e il commento non veniva approvato. Compariva solo se si utilizzava un determinato termine spezzato dalla punteggiatura. Ma anche in questo caso il commento dopo poco spariva. Come su YouTube, dove video che criticano esplicitamete il rapporto fra Casaleggio e Grillo scompaiono con frequenza impressionante, così avviene per gli interventi nei Meetup più «popolati». Ma la Rete è più ampia di quanto la Casaleggio possa controllare e qualche Meetup riesce a sfuggire.
A fare i conti con il controllo sulla comunicazione collegata al fenomeno Grillo esercitato da Casaleggio è stato nel 2007 il blogger e giornalista Piero Ricca. Chiamato per moltiplicare le offerte sul sito e per attrarre nuovi utenti e nuovi «commentatori». Probabilmente ci si era resi conto che in quella fase il sito, per la parte degli interventi del pubblico, era «stagnante», che a commentare i post di grillo erano sempre gli stessi, anche se sempre tanti. Quindi la scelta cade su un blogger emergente, Ricca appunto. E che da accordi avrebbe dovuto essere pagato dalla Casaleggio Associati. Duecento euro a intervista forfettari spese incluse. Compenso che però, secondo Ricca, non gli viene corrisposto nei termini concordati all’inizio e Gianroberto Casaleggio ricontratterebbe la collaborazione chiedendogli di occuparsi della comunicazione di alcune aziende sanitarie. Ricca rifiuta. Da qui secondo Ricca il conflitto, e non si procede né sul piano economico né sulla ridefinizione del rapporto contenutistico della collaborazione e la situazione precipita. «A questo punto interpello direttamente Beppe Grillo – racconta Ricca – (…) Lui è informato della decisione di Gianroberto Casaleggio. (…) Osserva che “negli aspetti manageriali” del blog lui non entra. Ritiene però, fidandosi del gestore, che la difficoltà non sia di natura economica. Forse il problema – dice – è «l’eccessiva aggressività» di qualche intervista. (…) Poi si gira verso di me ed esprime un disagio: “Ti vedo sospettoso, non essere sospettoso”». E Ricca scompare dal blog di Grillo. Solo per un contenzioso relativo ai 200 euro spese incluse pattuiti per ciascuna intervista? Secondo Gianroberto Casaleggio, a quanto risulterebbe dalle dichiarazioni rilasciate sul blog di Grillo e su vari Meetup, sì. Fine della storia. Abbiamo fatto richiesta di spiegazioni via mail e non abbiamo ottenuto risposta.
Qualcosa intanto si sarebbe incrinato negli ultimi tempi anche nel rapporto che la Casaleggio Associati ha instaurato con Antonio Di Pietro e l’Idv. Delle crepe si erano manifestate già nel corso della campagna elettorale dell’anno scorso. Alcuni candidati «di peso» come Luigi De Magistris avevano gentilmente rifiutato di affidarsi al modello Casaleggio preferendo fare da sé. La ragione era molto semplice. Il modello offerto dalla Casaleggio Associati è estremamente centralizzato. A scatola chiusa. Per lavorare con loro, per usufruire dei loro servizi, è necessario affidarsi totalmente alla loro organizzazione. E questo, inevitabilmente, può entrare in contrasto con le logiche della politica. Un contrasto, segnalano in molti dell’entourage di Tonino Di Pietro, che in queste ultime settimane starebbe portando a una rottura. Bocche cucite, ufficialmente, sia sul fronte politico che su quello aziendale, ma ormai in molti si attendono da un momento all’altro l’annuncio del divorzio.
Ritorniamo però alle strategie di marketing (politico e no) della Casaleggio Associati, e agli influencer e all’importanza che viene loro data, e non solo da questa società italiana. Si legge sul sito web della Microsoft: «Uno studio della società statunitense Rubicon Consulting ha tracciato il profilo degli influencer, la loro diffusione e le modalità di comunicazione e di propagazione dei loro messaggi. Le comunità online, gli spazi dove agiscono gli influencer, non sono tutte uguali, ognuna ha peculiarità proprie». Non si capisce se questo brano l’abbia scritto Gianroberto Casaleggio stesso o se a questo testo del gigante statunitense si sia rifatto. E poi l’articolo della Microsoft prosegue: «Le comunità online originate dalle connessioni, come Facebook, sono le più frequentate (25 per cento degli utenti) e le più importanti per i giovani sotto i 20 anni, seguono, con circa il 20 per cento, quelle con attività in comune e condivisione di interessi. La maggior parte degli utenti delle comunità ha un’età tra i 20 e i 40 anni. In questo contesto operano gli influencer». Ecco fatto il ritratto del militante «grillino» tipo. E chi sono gli influencer di Grillo, dove si muovono, dove agiscono? All’inizio sulla rete di Meetup, la piattaforma a pagamento statunitense molto pubblicizzata dalla Casaleggio Associati e dai loro partner statunitensi è praticamente obbligatoria per chi voglia aderire alla rete degli amici di Grillo. Poi su YouTube e Facebook. È qui che si è creata la fortuna del messaggio di Grillo, nell’uso controllato capillarmente dalla Casaleggio Associati di questi mezzi.
E come si inseriscono le componenti individuate da Casaleggio prima e da Microsoft poi (o viceversa?) nella strategia che il gruppo starebbe sperimentando? E quali sono i contenuti e le strategie di un gruppo che non fa mistero di avere un’idea ben precisa di cosa siano e cosa dovrebbero essere la democrazia e la politica? Ci sono due video illuminanti di quale sia l’ideologia che muove Gianroberto Casaleggio e i suoi soci. Il primo, del 2007, attualmente scomparso dal sito aziendale ma ancora rintracciabile sul web, si rivolge all’informazione. Il titolo è inequivocabile: Prometeus – La Rivoluzione dei media. E vediamo il contenuto. «L’Uomo è Dio, è ovunque, è chiunque, conosce ogni cosa. Questo è il nuovo mondo di Prometeus. Tutto è iniziato con la Rivoluzione dei media con internet alla fine del secolo scorso… la Rete include e unifica tutto il contenuto: Google compra Microsoft, Amazon compra Yahoo! diventando così i leader mondiali dell’informazione assieme a Bbc, Cnn e Cctv… La pubblicità è scelta dai creatori di contenuti, dagli stessi autori e diventa informazione, confronto, esperienza. Nel 2020
Lawrence Lessing, l’autore di Cultura Libera diventa ministro della Giustizia degli Stati Uniti e dichiara il copyright illegale. Dispositivi che replicano i cinque sensi sono ormai disponibili nei mondi virtuali. La realtà può essere replicata in Second Life. (…) Nel 2022 Google lancia Prometeus l’interfaccia standard degli Agav. Amazon crea Place, un’azienda che replica la realtà. Puoi andare su Marte, alla battaglia di Waterloo, al SuperBowl di persona. È reale! (…) Nel 2027 Second Life si evolve in Spirit. La vendita di memoria diventa una normale attività commerciale. Nel 2050 Prometeus compra Place e Spirit. La vita è virtuale è il mercato più grande del Pianeta. Prometeus finanzia tutte le missioni spaziali alla ricerca di nuovi mondi per i propri clienti, gli avatar terrestri». No, non è il sequel di Nirvana di Gabriele Salvatores e meno che mai la sceneggiatura di Atto di forza con Arnold Schwarzenegger. Questo è, secondo Casaleggio Associati, un video di «scenario» inserito come messaggio di identità aziendale.
Il secondo video invece parla di politica. Si intitola Gaia, il futuro della politica ed è tuttora ben visibile sulla homepage del sito aziendale. Al contrario del precedente, in inglese ma sottotitolato in italiano, questo è disponibile in inglese e spagnolo. Immagini e plot simili. Si inizia con un pastone che racconta per brevi linee i progressi della comunicazione politica nella storia, accostando con qualche azzardo Savonarola, Gengis Khan, Obama, Beppe Grillo, Hitler, Mussolini, Bill Clinton (ovviamente sulla strategie di innovazione della propaganda più che della comunicazione) e poi, come nel video precedente, si lancia in previsioni future, in cui Google, ancora una volta, diventa il centro della rinascita della democrazia diretta fino a quando, dopo una terza guerra mondiale, la popolazione della Terra si riduce a solo un miliardo di abitanti e alla fine, grazie ovviamente alla Rete, nasce Gaia, il nuovo governo mondiale. E poi: «Ogni essere umano può diventare presidente e controllare il governo attraverso la Rete. In Gaia i partiti, la politica, le ideologie e le religioni scompaiono». Non temete, nel 2054, non prima.

(30 settembre 2010)
 

Casaleggio Associati e Beppe Grillo … cosa diversa dai giovani onesti del Movimento 5 Stelle – Tutti i retroscena di una grande strumentalizzazione – Ricerca documentata di Joe Fallisi

…prima di tutto -è fondamentale- sappiate che io soffro a portare avanti quest’opera di sensibilizzazione alla corretta informazione e al cambiamento, per cui non crediate che io mi sia divertito a ricercare e compilare la documentazione di questa cosa perché non è così, è depressivo e stancante.. questa comprensione vi aiuterà forse ad essermi più vicini e solidali, anziché sfoggiare in automatico quell’ego e quell’orgoglio di appartenenza tanto fomentati dalla frammentazione sociale e dalla lotta di classe
la didascalia è lunga ma completa, se voi sostenitori del Movimento 5 Stelle preferirete per pigrizia o per convenienza non avere a che fare con queste informazioni, sarete colpevoli della continuità della condotta IRRESPONSABILE e COMPLICE con cui da decenni ci rechiamo alle urne; a tutti gli altri, per favore, fate almeno uno sforzo per informarvi, siate curiosi, critici, del resto le informazioni che spero state per consultare parlano da sole..
Premetto che io stimo i giovani ed onesti del M5S che si battono per il cambiamento, ma a questo punto mi chiedo se sappiano o meno dei Casaleggio e delle dinamiche aziendali che comporta questa e altre collaborazioni (anche se come scoprirete in seguito, lo stesso Movimento è un’ideazione dei Casaleggio Associati, che hanno lo scopo dichiarato di creare tendenze e correnti di pensiero che possano offrire un ritorno economico, ed aiutare le grandi imprese attraverso la rete ad intraprendere lo stesso percorso; ne parleremo tra poco)
Quelle che seguono sono critiche e preoccupazioni più che giustificate: giovani puliti e onesti del M5S, LIBERATEVI della tutela di ’sta sinistra “Casaleggio Associati”!!!!!!!!!… prima lo farete meglio sarà
cominciamo parlando della CASALEGGIO ASSOCIATI:
«Tu hai bisogno di dire che siamo tutti uguali, perché così consenti al tuo fratello e socio Casaleggio di controllare la situazione». Con queste parole Michele Santoro, rivolgendosi a Beppe Grillo, ha aperto la puntata del 24 maggio 2012 di Servizio Pubblico»
VIDEO –> http://video.corriere.it/santoro-attacca-grillo/7c959030-a5d6-11e1-8ebb-5d15128b15be
sapete chi “cura” i siti di informazione in italia? indovinate un po’
–> http://youtu.be/ToBgJJuUNrM
se avete guardato tutto il video, si comincia a capire chi sono alcuni dei 5 fondatori della Casaleggio Associati; cominciamo con il più preoccupante così se non avrete voglia di leggere tutto almeno sarete infrormati sul peggio
“ENRICO SASSOON (uno dei 5 soci della Casaleggio) è stato per 8 anni, dal ‘98 al 2006 Amministratore Delegato della American Chamber of Commerce in Italy, una lobby di multinazionali in Italia. Uno studio del CIPI dice che le varie camere di commercio americane legate tra loro sono tra le più influenti lobby dell’Unione Europea”
Dal 2006 diventa DIRETTORE RESPONSABILE della rivista Affari Internazionali, con un Comitato Editoriale degno di nota, in cui figurano Mario Monti e Enrico Letta
Ecco un articolo sul sito di Affari Internazionali scritto di suo pugno con gli scopi dichiarati di questo “editoriale”, in realtà specchio della politica internazionale in ambito europeo
“AffarInternazionali nasce con una missione chiara e precisa: contribuire al dibattito nazionale e internazionale sulle scelte di politica estera dell’Italia. Questa rivista on-line vede la luce per iniziativa dell’Istituto Affari Internazionali, un ente privato di studi e ricerche che si è connotato dalla sua creazione, quarant’anni fa, a oggi per il suo impegno e la sua autorevolezza in Italia e all’estero, per le sue prese di posizione non ideologiche né partigiane, per la capacità di interagire con le istituzioni e con il mondo della politica e dell’economia con un approccio fortemente indirizzato all’individuazione dei problemi e alla loro risoluzione.
La rivista, però, non vuole solo rispecchiare i punti di vista di una singola, per quanto autorevole, istituzione, ma aspira a divenire un forum aperto a contributi di qualità di ogni provenienza, con l’esplicito obiettivo di influire in modo positivo alla definizione, e successiva attuazione, di una appropriata politica estera per l’Italia nell’ambito europeo e multilaterale.”
–> http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=81
se tutto ciò non basta, ecco il colpo di grazia: un avo di Enrico Sassoon è direttamente imparentato con la famiglia ROTHSCHILD!
“Sir Philip Albert Gustave David Sassoon, 3rd Baronet, (MEMBRO DEL CONGRESSO DEL PARLAMENTO INGLESE) (4 December 1888 – 3 June 1939), was a British politician, art collector and social host.
Sassoon was a member of the prominent Sassoon family and Rothschild family. His father was Sir Edward Albert Sassoon, 2nd Baronet, MP, son of Albert Abdullah David Sassoon; his mother was Aline Caroline, daughter of Gustave Samuel de Rothschild.”
Wikipedia –>http://en.wikipedia.org/wiki/Sir_Philip_Sassoon,_3rd_Baronet
quest’ultimo è a sua volta imparentato con il capostipite della dinastia Sassoon, responsabile assieme al governo inglese del traffico di oppio in Cina
Wikipedia –> http://en.wikipedia.org/wiki/David_Sassoon
anche nel libro “Lavoro ed usura” di Ezra Pound a pagina 43 si legge così: “Io suppongo che a quell’epoca dorata i Rothschild volevano comprare l’oro a buon mercato per poi rialzarne il prezzo a cime vertiginose. Allo stesso modo i Sassoon e i loro compari hanno approfittato del ribasso dell’argento.”
 
Storia dei Sassoon e intrallazzi coi Rothschild
–> http://outforrhymes.forumfree.it/?t=60987400
Donald Sassoon, redattore del Guardian, scrive un articolo intitolato “A new world order? Fat chance.”
(Un nuovo ordine mondiale? Ghiotta possibilità”)
–>http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2008/dec/10/globalisation-creditcrunch
————————————————
cambiamo argomento, ecco una dichiarazione dalla pagina del neo-sindaco grillino di Sarego, Roberto Castiglion
“Oggi incontro con Casaleggio.
Una persona che veramente ne capisce di comunicazione.”
i commenti degli utenti sono pochi ma chiari, sanno chi sono i casaleggio, uno dice “vi hanno dettato la linea?”
–>http://foradalicojoni.altervista.org/_altervista_ht/Roberto_Castiglion_incontra_Casaleggio.jpg
in effetti è successo in passato che i fratelli Casaleggio presiedessero insieme a Grillo un’assemblea piemontese del M5S, e ad un certo punto hanno presentato e nominato 4 persone a ricoprire ruoli tecnici nel Movimento, che poi si sono rivelati invece ruoli POLITICI;
Davide Bono, consigliere regionale in Piemonte e già candidato del M5S alla presidenza della Regione esprime le proprie obiezioni:
“Strappo il microfono alle 14.30 chiedendo lumi: chi ha deciso chi e se sono ruoli tecnici o politici? Mi si risponde che se qualcuno del territorio me lo chiede devo mandarlo a fanculo.”
i vari M5S locali esprimono le loro perplessità:
“Che ci stia prendendo tutti per il culo?” scrive il M5S di Sesto San Giovanni, e non è isolata quest’opinione.-
(trovate tutto il resoconto della faccenda qui sotto, con link al forum del 5 stelle piemontese in cui si tengono le discussioni)
–> http://www.giornalettismo.com/archives/131056/il-golpe-della-casaleggio-e-di-beppe-grillo-sul-movimento/
————————————————
ecco un video direttamente della CASALEGGIO ASSOCIATI che rappresenta una loro ideale visione del futuro, solo chi non ha tutte le rotelle apposto può dire cose come “le solite cazzate da complottista”
–> http://youtu.be/JodFiwBlsYs
vi cito uno o due spezzoni per invogliarvi alla visione e alla COMPRENSIONE di questa spiacevole faccenda
“2018: il mondo è diviso in due aree maggiori, l’ovest con la democrazia diretta e libero accesso ad internet, China, Russia e il Medio Oriente con una dittatura Orwelliana e l’accesso ad internet sotto controllo
2020: inizio della terza guerra mondiale che durerà 20 anni”
2054: prima elezione mondiale in rete per un governo mondiale chiamato Gaia che verrà eletto”
Grillini, per ora la gente non vi supporta pienamente perché “intuisce” che qualcosa di losco c’è.. io e tanti altri faremo in modo che la gente SAPPIA perché non deve avere a che fare con il M5S.. o SPAZZATE VIA la gestione privatistica e massonica che avete sopra la testa, dimostrandoci di essere persone con le palle anche senza Grillo che è praticamente l’UNICO che può andare in televisione e che dà notorietà a tutti voi sconosciuti, o VI TIRATE INDIETRO dal movimento e supportate una causa più genuina..
ci sarebbe molto altro da dire, non credete.. documentazioni, dossier, audio, video.. didascalia in aggiornamento
Joe Fallisi



 

giovedì 6 dicembre 2012

Brief autobiography


brief autobiography


I come from a poor family, my father, Louis, dear departed, was a carpenter and my mother Lina worked as a laborer in the fields, in the Sermide Small village on the banks of the river Po, where we were born my sister Marisa, the eldest (who passed away several years ago), my brother George second son, (retired, lucky him for several years) and I, and my brother Paul, the youngest, (so to speak since they already 57 years) was born in Bolzano in South Tyrol and works as a carpenter and freelance as a decorator, commonly known as "painter".

My father had to leave the country in 1951, because over there was too much misery and working in the carpenter's shop with my grandfather Diomede, the incom was too small than could not support the family.
Thanks to a relative, he moved to Bolzano getting a job in a construction company as a carpenter and a year later we moved all going to live in a wooden shack in the yard where my father worked, which served as a deposit to the construction firm Eng. Levrini.


It was a small wooden shack and rough that my father repaired before we moved all the better. I remember very well, despite my young age (at the time I was 4 years old), the first night in the cabin instead of the door was a cloth made ​​from jute bags, my brother and I slept in the same cot Giorgio, a facing each other and since I was very young my feet did not come on her pillow but its on my yes, because he was already 11 years old, I had moral sleep with my head looking at the ceiling for the unbearable stench of his feet and next I head “runf runf “ the cat purred. This picture of the situation impressed me so far and I will take it to the grave, when comes my time.

In the wooden shack was born my brother Paul and all we stayed there for 9 years until finally we were given an apartment in public housing on the opposite side of the city, it did not seem real, a nice apartment heated three-bedroom plus living room, kitchen and finally a bathroom with hot water, my sister had a small room but all to himself while we males had a room as large as that of my parents.

Then I remember that my father came home one evening with a TV, of course, in black and white, which was a coin funtioning. We were the first of our scale to have a TV in the evening so the room was full of guests tenants of the same scale, which in turn paid the chips to watch TV, a token lasted 1 hour drive, then the RAI broadcast on a one channel, my mother was not very happy because of the fact all those people who was never stopped on the chairs marked the floor that was in linoleum, and had to give back all morning du wax to remove the signs. Then with the last time you bought all or most of its own television and so were not to disturb, to the delight of my mother who finally did not have to give back the wax every day, she was too clean freak and floors of the room and room were always shiny almost mirror, but I can understand, after many years living in a shack, finally had a whole house to ourselves. My sister and my brother started to work very early contributing to the livelihood of the family and my mother worked in a warehouse of fruit while I went to school, but honestly, I did not have too much passion for research even though I was easy to learn, though of course i studied, often i did not even homework to go out and play with my friends with the result that the next day at school, the prof. I systematically asked: Claudio've done your homework? Of course my answer was NO! So each time get 2 as a “good” vote, while in the oral questions, if I was not the first to be questioned, listening to those before me who answered exactly the questions of the teacher, when it was my turn to me answer pretty well if the prof, make the same questions, but if he make a new I was systematically screwed .

When the nice season began in the spring I often don't go to school and went for a walk for walks in the mountains or wandering in the city. The problem was that the next day I had to take the justification and say that I was at home because was sick, it was a lie to which the Professor did not believe and wanted justification signed by my mother and so I learned to forge the signature, but not always went well and I get days of suspension which affected later in the report on voting behavior that was always not enough.

Moral that my mother has grown weary of my negligence told me: to study not you feel like it? Good, go work! So I started to work at the age of 14 years, as an apprentice in a machine shop at 500 lira a week, as nothing, but it helped me to understand that work is hard and I resumed to studies in the school of apprenticeship and attended evening classes in other electrical and electronics next year, because I desired going to evolve and not always have to be a carpenter mechanic all life, in addition to the electronic theory also followed the practice which consisted of assembling a radio, I liked it and I appasionate to the point that I remember, I was one of the last to finish the radio but the first one worked perfectly once turned on while others have had various problems, satisfied with my success I have not even finished the course to get the diploma, but I continued to study independently with correspondence courses enrolling in school Radioelettra in electronics, which helped me in my profession in the future when I began to go abroad to install automations a bit 'all over the world for a couple of Italian Companies. In the meantime, I got married very soon after my military service at the age of 22 years, then I thought of love when in fact the true love, the one with a capital L know when I was 45 years old.
With my wife went all doing well until 3 years after marriage my first child was born Adalberto after that, because she wanted to become a mother even before we were married forgot to have a husband and our relationship changed completely to the point that when can happen to have some extramarital adventure to satisfy my sexuality has long been neglected by my wife.

At the age of 27 years began to go abroad for work, crowning so my old dream of traveling the world.

As the saying goes: far away from ais and far away from the heart, and even more without the risk of being discovered My adventures "love" more sexual became more and more frequent, because I was a handsome man who had learned how to satisfy a woman and bring her to orgasm before I join her.
It is well known that the man is not like a woman who, after the first orgasm can easily have others to repeat, we all know that a man after orgasm something collapses and is no longer able to meet its partenr if not after a while 'time, a little too hot for the woman who still wants to come again several times, this truth with my wife I never had the pleasure of experiencing, perhaps because, too young I could not control myself, and so most of the time I was coming and she has not. I have known women in their married life they were never able to reach an orgasm because of him, or perhaps her or maybe both, but when thanks to an extra marriage adventure can get here that takes the spring, and after the first betrayal will follow each other and with the consequent separation and divorce of the couple, or are so clever to outwit her husband that his wife is unaware of the change and continue a relationship sloppy, which could be of mutual respect but without strong emotions between them.
As it happened to me when I fell in love like a fool of a woman already married she confess to me who with her husband had never been able to reach an orgasm.

Beautiful woman educated, graduated ad university in Florida before to move in Taiwan, 11 years younger than me, so at the time she was 34 , the age at which a woman reaches its maximum sexuality and the desire to vent their instincts, a woman who make ​​me lose my mind when, after a year of strong passions and meetings in my house, hidden by her husband of course (I was lived in Taiwan ) decided that our relationship had to stopped, and I fell into the deepest despair of those who believed that love also meant possession of one another, all wrong. I spent sleepless nights crying like a child to the point that I was almost on the verge of stop my life. I turned back to fatigue after a certain period thanks to some books of the Dalai Lama that I read in sleepless nights.

Thanks to him I realized that love does not mean having a person but to respect even when it is not corresponded, just trying to understand his motives because there is always a motives when a love finish, or rather when a passion ends while love can continue even if not clearly paid, and turn a passion into a relationship of deep friendship for getting to know better what we are and not for what we thought to be. Closed parenthesis, it was the year 1997, for work I had to go frequently in almost all countries East of Asia, Korea, Japan, Indonesia, Malaysia, Thailand, all the way down to Australia, mainly Melburn and Sidnei, then began to go increasingly in Vietnam where I moved permanently around the year 2000 with the approval of my former lover and partner of Trading company which had opened with Taiwan on the grounds that the Italian Company for which I served in Taiwan asked me to move as a logistical base in Malaysia, which she and I do not even wanted to do (at the time we were in the midst of a deep mutual passion), and then to remain close we founded our own company. A relationship ceased but continuing to be part of our Trading Company I said: you for your own designs, which I respect (she decided to stop having sex because she did not feel right as a wife and mother of his only son) do not want to do sex but I need to have a woman who is not only a friend and collaborator in our business and so I'm going to live in Vietnam, okay, "toad", she said (nickname she gave me I do not know why), and so I moved to Vung Tao in the south of Vietnam, a charming town on the left side of the delta of the Mekong River, which gave the bay on one of the many canals in the delta and baggy on the other side of the sea with a long beach. Connected to the mainland by an isthmus a narrow strip of marshy land rich in mandrovie wet on one side of the sea and brackish water from the fresh water on the other side of the river, where the dry land was the only road linking Vung Tao from Baria to fifteen kilometers more or less, while the city of Vung Tao is located between two hills on a flat dry land just above sea level of several meters. (See photos)

beach on the open sea with fishermen
Bay of Vung Tau on the delta
sunset seen from the bay

In this small town, after several adventures with several girls that lasted a few days and others only for one night, I knew who was later become my partner definitive Nhung, the current woman I live with today.

I started with her around the year 2000, until I was forced to return to Italy, in October 2006.

It happened a year before in 2005 I became very ill for a lungs infection and I had to admit me to a hospital in Saigon, specialized in lungs diseases, I stay in the hospital lasted about a month and after I recovered and asked eradicated the disease be discharged continuing care at home, the primary did not agree but under my insistence gave me to sign a statement which I took all responsibility in case of relapse, and before leaving he wanted me to go to his office to explain the cause of the disease.
So, it was then, that I learned to have taken the HIV - AIDS virus and that my situation was somewhat immune compromised, I fell arms folling down in learning the terrible news, but even more I thought that if I was HIV positive certainly also my partner was, but I could not hide it, when I left the office and went straight to the primary current.

 
It was now seven years after my intercourse with my partener in Taiwan had ceased, but not knowing exactly when I was infected and by whom, and for how reason was plausible, given that almost never took contraceptives before and during my adventures sex (this is a warning to young people who do not say not to have sex but do so with intelligence carefully from possible disease) and do not like me, who foolishly I trusted most of my "good fortune."
Fearing for the health of my partner in Taiwan, placing it immediately telephoned aware of my situation, and asked her to do as soon as the necessary analysis. Fortunately her, after a while, reassured me that she was not infected, I took a deep breath of relief. But she was very angry with me for the lightness that I had relations with women and so I donkey butchers, and rightly so, she asked me what I wanted to do, I told her that after all I had been through enough and that I would not do anything waiting for my end of life.
I spend almost a year and no longer able to work she did send all the months of a transfer of 1000 USD from my account in Taiwan which she did regularly every month, until I arose the suspicion that perhaps the money in my checking account Taiwan could be finished, and so I called she asking, but the money that you send me are always from my account? She said, dear Claudio your account has already been dry for several months, then I realized that the money she sent me came from her pocket and that I could not stand, so I decided to tell my children about my situation and return to Italy. It was now October of 2006 when I returned to Italy, apparently was still good but only apparently, in fact, my children insisted to go to the Policlinico of Modena for the necessary analysis and
treatment begins with antiretrovirals (drugs that are able to decrease the effect of the virus) to the hospital they found that I was already seriously ill, in fact I was left with only 17 CD4 (antibodies) when the mean of a healthy person must have more than 300 CD4 because his immune system is sufficient to counter possible infections . In fact in a little while I started to get sick and physically I could not even control my body functions, urine and feces lost before even reach to the bathroom. Them of the decision of immediate hospitalization in order to do an intensive treatment of antibiotics to eradicate all the opportunistic infections that my body had taked. I was in hospital for over 40 days. Recovered from infection but visibly weak due to the long stay in the hospital I was released on December 15 of the same year. Promising myself that I would do anything by my recovery and return a fully autonomous person can return to work, because I could not bear to be a burden to my children and my two brothers, of them three months I resumed my weight and my strength as a normal person and day after day thanks to drugs antiretrovirals get bak step by step my antibodies to the point that I could stop taking antibiotics to prevent infection.
I restart to work towards the end of March Toggle Next enrolling back to the chamber of commerce as a craftsman and a freelancer. I returned a free man and self-sufficient, until November of 2008 years in here because of the economic crisis, I lost my job.
Falling back into an existential crisis, but inpotente physically healthy as I could not find a shred of work, emptied my dignity as a free man and self-sufficient that it could work but I had to depend on the help of my sons and my two brothers, in the summer of 2009 who is in despair, I decided to life quits, I did an e-mail to my three children, saying that I would leave and I would not be coming home alive, and that if they ever found my body did not want to be buried, but thrown into the sea as a sailor that in his life has traveled around the world, and in a sense, I feel son of the sea (sense) as my movements always heppen on the plane. I waited until after midnight to send the message to my children so that they would read only the next day when I had been away from home.
I took the car and traveling all night I went to the south of Italy and precisely in Gargano, a place that I wanted to see before take end of my life, because I had left a beautiful memory of when many years ago with my family spent a wonderful holiday camping. I had with me just a few money and consequently ate sandwiches and pizzas and slept in the car on a cliff near Peschici Garganico. I was nearly three days on the cliff looking back on my past life and all the mistakes I had made​​, but also brought with me wonderful memories of a life lived almost like a gypsy who can not stay in one place for too long, at the same time I was thinking how I would took my life looking for the best place and how can did it. On the third day I had already decided how and where I would have taken his own life as the afternoon I went to town to buy a rope with which to hang the noose would have done the same night by throwing the dock in the bay was used by fishermen. About ten o'clock in the evening I took the car and go toward the road that led to the cliff, I was stunned by a thousand thinghs and drove like a robot almost unconsciously, when inside me came alive a voice saying to me: Claudio what do you do? Go home, go home, and he kept repeating it louder and louder, when I realized that I had passed a couple of kilometers, about begin of the road leading to the cliff, so that I went back and giving heed to the voice I said to myself, okay I go back home at the same time that I decided that I had crushing weight on my stomach disappeared and armed with new strength taken the long way home. I traveled until dawn when exhausted by fatigue, I stopped to sleep, I was now a few hundred kilometers from home and reached towards noon. The neighbors saw me go out of the car, immediately warned my children and so I had to go with Eros, the youngest commanding the police to notify them that they could stop the research that had already been ramified by fax to all commands in Italy. I went back into the house and lay down on the bed where I fell asleep almost immediately into a deep sleep until the next morning.
Baffled and with heart in hand, the next day I felt that my children were quite annoyed with me and I kept thinking that yes I got home but I did not know if I was right or wrong.
Pass another year before I found a job in China because in Italy it was not possible then and now because of the economic recession that has caused the closure of many small and medium Company businesses and entrepreneurs topped countless suicides by debt and ended up in bankruptcy, their have succeeded where I had failed and I was wondering if I had to do would all be over by now but instead I felt a burden to my children and siblings.
When I left for China, I was not sure to find a job, even though I had made contact with a company in Foshan that she was interested but refrained to give me a guarantee of work before having a meeting. It was now the deadline for eviction to be able to stay in that apartment, because not having a salary had been several months since I paid the rent and the honer came by to give me legal eviction the judge gave her reason and set a time limit after which I had to go to sleep under some bridge. So on the day of expiry of the period I left for China with the ticket that I had purchased with a loan from my brother George, I took a couple of suitcases with some clothing and the rope that I do not used beforet, knowing that if I did not find accommodation and a job I would still not returned to Italy.
After a brief conversation with the manager of the company to which I gave my curriculum vitae and I told the truth about my situation, I secured a job as a project desin office and accommodation in a room above the offices, you can imagine my satisfaction? Finally I had a job and a dignity regained, away from home but I used to live abroad and I would not be weighed, the salary was not comparable with the money I earned before as a craftsman and a freelancer, but enough for me to live. Was 17 July 2010, and immediately I remembered that little voice that told me to go home to which I listened. Luck, divine providence do not know, but today I know that you should never lose hope and especially that no one has the right to take his own life, because our life is not ours, or someone or something had decided that I had to come into the world and only he is the master of my life and when the time decide to terminate this earthly experience, but the body has a beginning and an end, but the soul does not die, it will continue in the spirituality of a size which stands above us and we will be allowed to know only after the death of the body.
Of this I firmly believe without believing in this or that religion. I was born in Italy and I should be Catholic, but I feel closer to Buddhism as a philosophy of life and I believe in reincarnation as further evidence until our consciousness has not reached perfection and our spirit will merge with the eternal light of the cosmos . Perhaps my statements to some of these sound like those of a madman illusionary, but each one of us is free to believe or not to believe in this.
When I left for China, I was not sure to find a job, even though I had made contact with a company in Foshan that she was interested but refrained to give me a guarantee of work before having a meeting. It was now the deadline for eviction to be able to stay in that apartment, because not having a salary had been several months since I paid the rent and the honer came by to give me legal eviction, the judge gave her reason and set a time limit after which I had to go to sleep under some bridge. So on the day of expiry of the period I left for China with the ticket that I had purchased with a loan from my brother George, I took a couple of suitcases with some clothing and the rope that I do not used beforet, knowing that if I did not find accommodation and a job I would still not returned to Italy.
After a brief conversation with the manager of the company to which I gave my curriculum vitae and I told the truth about my situation, I secured a job as a project desin office and accommodation in a room above the offices, you can imagine my satisfaction? Finally I had a job and a dignity regained, away from home but I used to live abroad and I would not be weighed, the salary was not comparable with the money I earned before as a craftsman and a freelancer, but enough for me to live. Was 17 July 2010, and immediately I remembered that little voice that told me to go home to which I listened. Luck, divine providence do not know, but today I know that you should never lose hope and especially that no one has the right to take his own life, because our life is not ours, or someone or something had decided that I had to come into the world and only he is the master of my life and when the time decide to terminate this earthly experience, but the body has a beginning and an end, but the soul does not die, it will continue in the spirituality of a size which stands above us and we will be allowed to know only after the death of the body.
Of this I firmly believe without believing in this or that religion. I was born in Italy and I should be Catholic, but I feel closer to Buddhism as a philosophy of life and I believe in reincarnation as further evidence until our consciousness has not reached perfection and our spirit will merge with the eternal light of the cosmos . Perhaps my statements to some of these sound like those of a madman illusionary, but each one of us is free to believe or not to believe in this theory, (closed parenthesis theological) remained in China until July 2012 after which due to government restrictions to immigrants who do not have a work permit as me, because to get it you must pass a medical examination and so realizing that are HIV positive I was given. With the result that I had to leave China and my work. Not being able to return to Italy because I have nowhere to live and even work I moved here in Vietnam where I live with my partner finally in his restaurant, poor but happy to be together again as before.
Unfortunately, because of my HIV status I have to make a trip to Italy every six months for routine check and for taking the life-saving medicines. And I have to figure out how to get hold of the money for the trip and short stay, I can not always hope that my brother through the account of the mother would cover the expense. If only for this reason. I would live well any way without a penny in a pocket.
Just have a roof and a bed to sleep and there, a couple of meals every day and there are, the climate here is favorable because it is never too hot and never too cold, a pair of shorts, a shirt, and a pair of flip flops is all that I need to get dressed. What I want more, nothing else to live on the side of my partner that I have never betrayed since decided that she was the woman for me I was looking for a long time, no longer strong passions but a mutual love and respect, and then let's face it, even if I wanted I no longer have the age for certain things and I'm happy to live my time peacefully.
Claudio Zapparoli


 
 










 

lunedì 3 dicembre 2012

La Chiesa Cattolica Atto V


LA CHIESA CATTOLICA


ATTO V



Teorie sulla morte di Giovanni Paolo I


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.





Voce principale: papa Giovanni Paolo I.

La faccia simpatica di Papa Luciani, senza dubbio (a mio personale giudizio) non è morto di morte naturale, come il Clero afferma in forma ufficiale, ma è stato tolto di mezzo perché era un papa scomodo per la sua volontà di cambiare le cose all'interno del Vaticano
Il papa infatti fin dai primi giorni di pontificato aveva espresso la necessità di un ritorno ad una povertà evangelica per la Chiesa, affermando di voler procedere ad una profonda revisione della presenza del Vaticano nei mercati finanziari mondiali, gestione in quegli anni affidata all'arcivescovo statunitense Paul Marcinkus, a capo dello I.O.R., e di voler devolvere ai paesi poveri l'1% degli introiti del clero. Secondo papa Luciani, infatti, «Lo IOR deve essere integralmente riformato. La Chiesa non deve avere potere, né possedere ricchezze. Il mondo deve sapere le finalità dello IOR, come vengono raccolti i denari e come vengono spesi. Si deve arrivare alla trasparenza .
Troppi interessi, non solo del vaticano, rischiavano di cessare con il suo mandato, ed è per questo che è stato tolto di mezzo dopo solo 33 giorni dal suo mandato.
Claudio Zapparoli
L'improvvisa morte di papa Giovanni Paolo I, avvenuta nella notte del 28 settembre 1978, dopo soli 33 giorni dalla sua elezione al soglio pontificio, ha dato via a tutta una serie di ipotesi e speculazioni.



Indice




  • 4 Le ipotesi del delitto
  • 5 Interpretazioni numerologiche
  • 6 Le voci sulle premonizioni
  • 7 Un "Giovanni Paolo I" ne Il Padrino
  • 8 Note
  • 9 Bibliografia
  • 10 Voci correlate
  • 11 Collegamenti esterni

  • La versione ufficiale

    Stando alle fonti Vaticane, papa Luciani morì tra le ore 21:30 del 28 settembre 1978 e le ore 4:45 del giorno successivo nei suoi appartamenti, per Infarto miocardico acuto. A scoprire il Pontefice morto nel suo letto sarebbe stato il suo secondo segretario personale John Magee; sul suo comodino stava una copia dell'Imitazione di Cristo, opera medievale che, dopo la Bibbia, è il testo più diffuso di tutta la letteratura cristiana occidentale.In realtà Venne trovato da una suora incaricata di portagli da bere,e che venne fatta tacere per ordine del silenzio religioso.
    Il decesso venne annunciato dal seguente comunicato:
    « Questa mattina, 29 settembre 1978, verso le 5,30, il segretario privato del Papa, non avendo trovato il Santo Padre nella cappella del suo appartamento privato, lo ha cercato nella sua camera e lo ha trovato morto nel letto, con la luce accesa, come se fosse intento a leggere. Il medico, dott. Buzzonetti, accorso immediatamente, ne ha constatato il decesso, avvenuto presumibilmente verso le 11 di ieri sera, per infarto acuto del miocardio. »
    (Comunicato ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede)

    Gli eventi successivi

    Dopo la morte del Papa, il collegio cardinalizio prese la decisione di non autorizzare l'autopsia, che avrebbe potuto accertare le cause del decesso, anche perché non si era mai fatta un'autopsia [senza fonte] sul corpo di uno dei successori di Pietro[su Pio VIII sì].
    Successivamente, grazie alle testimonianze di chi era presente quella notte nella camera da letto del defunto, emersero alcune imprecisioni nella versione ufficiale dei fatti. La prima a trovare il papa morto sarebbe stata in realtà la fedele suor Vincenza Taffarel; inoltre sul suo comodino non ci sarebbe stato il summenzionato testo medievale ma dei fogli contenenti appunti e annotazioni personali. Chi poi ha compilato il comunicato ufficiale avrebbe preferito sorvolare sulla presenza di una donna nella stanza del Papa.
    Anche la causa del decesso, ovvero l'infarto del miocardio, venne contestata: sebbene sia una patologia che può sopraggiungere improvvisamente anche in una persona sana, essa lascia segni visibili di sofferenza su chi lo subisce, segni che nessuno riscontrò in Luciani[contestato: si veda la discussione]. C'è chi a proposito sostiene l'ipotesi dell'embolia polmonare, che provoca una morte quasi istantanea: un'embolia, in questo caso ad un occhio, già aveva colpito Luciani nel 1975 di ritorno da un viaggio in Brasile.
    Gli errori, le incongruenze, le omissioni della versione ufficiale, la mancata autopsia e soprattutto il clima dell'Italia dell'epoca,[senza fonte] immersa nei difficili anni di piombo, favorirono l'emergere, dopo alcuni mesi, di varie versioni alternative a quella ufficiale, alcune delle quali complottiste e cospirazioniste. Versioni che chiamano in causa in particolar modo la massoneria, la mafia, i servizi segreti.

    Le condizioni di salute del Papa

    Le testimonianze sullo stato di salute di Giovanni Paolo I risultano estremamente discordanti.
    Prima di essere eletto Pontefice, Albino Luciani era stato sottoposto a una serie di interventi chirurgici ma presentava un quadro clinico decisamente buono, anche se da alcuni ritenuto alquanto cagionevole; quel che è certo è che negli anni immediatamente precedenti alla sua elezione la sua salute era del tutto stabile, anche perché in caso di infermità o cagionevolezza il Conclave non avrebbe proceduto all'investitura pontificale, visto il notevole impegno richiesto dalla carica.
    I parenti di Luciani non escludono la naturalità del decesso improvviso, posto che sostengono l'esistenza di almeno altri due casi, nella loro famiglia, di decessi improvvisi senza alcun particolare elemento premonitore. L'ipotesi da essi sostenuta propende per un'embolia, anche alla luce del fatto, di cui si è già fatto cenno poc'anzi, che tre anni prima del suo decesso all'allora card. Luciani era stato riscontrato un embolo a un occhio: lui stesso aveva considerato con la sorella Nina che se quell'embolo si fosse fermato nel cuore o nei polmoni, egli sarebbe morto istantaneamente, senza nemmeno accorgersene.
    Nel 1987, durante la trasmissione "Giallo" condotta da Enzo Tortora, uno dei segretari privati di Giovanni Paolo I, Don Diego Lorenzi, asserì che la sera precedente il suo decesso, intorno alle 18.30, il papa aveva ricevuto in udienza privata il segretario di Stato Vaticano, cardinale Villot, per poi congedarlo dopo circa un'ora, alle 19.30.
    Al termine dell'udienza, Luciani avrebbe esternato a Lorenzi i sintomi di un malessere in termini di "dolori e fitte al centro del petto, con un senso di forte peso e oppressione".
    La dichiarazione scatenò un gran numero di polemiche: innanzitutto perché si trattava dell'unica testimonianza che deponesse in tal senso, posto che tutti i coloro che avevano interagito col papa fino al momento in cui si era ritirato nelle sue stanze private non avevano mancato di evidenziarne l'apparente ottimo stato di salute; secondariamente, per via dell'intempestività della dichiarazione di padre Lorenzi, giunta a quasi dieci anni di distanza dalla morte del pontefice, peraltro giustificata dall'interessato con l'affermazione:
    « Non l'ho mai rivelato a nessuno perché nessuno è mai venuto a chiedermi spiegazioni o lumi al riguardo »
    In terzo luogo, poiché poche ore prima del suo decesso (e poco dopo l'asserita esternazione di malessere a Don Diego Lorenzi), alle 21.30 del 28 settembre il papa aveva parlato al telefono con il suo medico personale, il dott. Antonio Da Ros, il quale ripeterà a più riprese nel corso degli anni che in quell'occasione Giovanni Paolo I non aveva fatto il minimo riferimento a dolori, oppressioni o malesseri di sorta.

    L'ipotesi emotiva

    Il cardinal Siri

    La causa naturale della morte fu spiegata in privato dal cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova: il nuovo Papa, persona di estrema semplicità evangelica, aveva una spiccata emotività, come risulta dal fatto che arrossiva al trovarsi in situazioni che potevano essere motivo di vergogna e non ne fece mai mistero, ammettendolo anche durante una sua celebre udienza papale.
    Papa Luciani, a detta del cardinal Siri, avrebbe confermato sine die le cariche curiali occupate dai cardinali nelle congregazioni romane; ciò l'avrebbe portato a ritrovarsi contornato di persone che non godevano della sua piena stima e fiducia, e il cuore non avrebbe retto a questa angosciosa situazione[senza fonte].

    Lo psicanalista Cesare Musatti

    Cesare Musatti, nella sua celebre rievocazione a transazione psicanalitica della morte di papa Luciani, parla di una sorta di sublime fuga mistica, la cui simbologia è rappresentata dalla presenza sul suo comodino dell'Imitazione di Cristo, e soprattutto da quel fatale numero trentatré che rappresenta la sintesi di una identificazione totale con il Cristo, unico vero porto di salvezza, in questo caso dalle fauci di una corte che non risparmiava occasioni, ritiene il Musatti, per fargli presente la sua inadeguatezza.
    Musatti ritiene che Luciani fosse una persona umile e semplice, ma non un sempliciotto e neanche uno sprovveduto; tuttavia, al di fuori della dimensione pastorale (l'unica nella quale si sentiva a suo agio, da vero sacerdote), non era particolarmente brillante nei rapporti umani. C'è chi conclude che effettivamente sarebbe stato lasciato solo, persino dai suoi segretari[4]. In questa visione, l'"uscita" di papa Luciani è interpretata come drammaticamente coerente e misteriosa al tempo stesso, non nel significato dato da Yallop e altri, quanto in quello di trovare "nella profezia che si avvera" l'unico rimedio di salvezza, mediante un olocausto che Musatti ritiene non sia stato vano nella vita della chiesa. Le debolezze fisiche (cuore, polmoni, ecc.) di Luciani e la probabile caduta, in una situazione di estremo stress, delle difese immunitarie, non sarebbero state altro che un facile veicolo di realizzazione di questo inconscio sacrificio.

    Le ipotesi del delitto

    La più celebre tesi alternativa alla versione ufficiale riguarda un presunto complotto a sfondo politico terminato con un omicidio.
    Questo sarebbe stato commissionato in quanto Luciani, sostenitore di un'idea di "banca etica" fin dai tempi del suo episcopato vittoriese, pochi giorni prima di morire avrebbe convocato i principali responsabili delle finanze vaticane per verificare come venivano gestiti gli introiti curiali, ma senza fare in tempo ad approfondire l'argomento.
    Il papa infatti fin dai primi giorni di pontificato aveva espresso la necessità di un ritorno ad una povertà evangelica per la Chiesa, affermando di voler procedere ad una profonda revisione della presenza del Vaticano nei mercati finanziari mondiali, gestione in quegli anni affidata all'arcivescovo statunitense Paul Marcinkus, a capo dello I.O.R., e di voler devolvere ai paesi poveri l'1% degli introiti del clero. Secondo papa Luciani, infatti, «Lo IOR deve essere integralmente riformato. La Chiesa non deve avere potere, né possedere ricchezze. Il mondo deve sapere le finalità dello IOR, come vengono raccolti i denari e come vengono spesi. Si deve arrivare alla trasparenza ...».
    Questo è il motivo (per mia personale opinione) che avvalla un possibile e presunto omicidio Claudio Zapparoli 

    Particolarmente sgradite, inoltre, erano le idee innovative e riformiste espresse da papa Giovanni Paolo I, in particolare quelle attinenti alla riforma della Curia, della nomina cardinalizia di alcuni vescovi dell'Africa, dell'Asia e delle Americhe, sul ruolo della donna e sul tema della contraccezione, sulla quale aveva espresso timide aperture nella commissione sul controllo delle nascite al Concilio Vaticano II parlando di "maternità responsabile" (in parziale disaccordo con l'Humanae Vitae di Paolo VI), nonché a seguito di un convegno delle Nazioni Unite sulla sovrappopolazione mondiale.